di Simone Fornoni
A illustrare le virtù e il perché dell’addizione nuova di zecca dell’AlbinoLeffe, pescata dal mercato degli svincolati, ci pensa il diesse Simone Giacchetta: «Per Emanuele Nordi parlano le tappe della sua esperienza da portiere di categoria e oltre. Il suo ingaggio s’è reso necessario per la lesione al tendine del retto femorale sofferta da Achille Coser nei minuti finali contro la FeralpiSalò: non potevamo far gravare la responsabilità della sua sostituzione per i prossimi tre mesi solo sulle spalle di un ragazzo uscito dal vivaio come Simone Cortinovis». Over trenta e da fuori provincia: ecco il profilo dell’uomo in mezzo ai pali, giunto martedì al quartier generale di Zanica. Uno dei protagonisti della storica promozione nella primavera del 2013 e della successiva salvezza cadetta del Trapani di Roberto Boscaglia, reduce da un biennio ad Alessandria e autore dal 2002 di una lunga parabola professionale tra CerGas Bologna (ridenominata Crevalcore), Val di Sangro e Rovigo in D più Spal, Teramo, Taranto, Gela e Frosinone tra C2 e Lega Pro ex C1: «Dalla favola Trapani a una nuova possibile favola AlbinoLeffe? Nel calcio conta solo il presente e so che qui l’obiettivo richiesto è la salvezza – afferma il neo guardiano dei pali bluceleste, comacchiese, 32 anni lo scorso 23 aprile -. Sono dispiaciuto di essere stato scelto per l’infortunio di Achille, so cosa voglia dire soffrire: l’anno scorso, più o meno di questi tempi, mi ero rotto anch’io e poi non sono più riuscito a rientrare prima della scadenza contrattuale. Ritrovo Loviso e Guerriera, nei prossimi due turni tra Sudtirol e Modena rivedrò curiosamente Marcone, con me in Sicilia, e Manfredini e Costanzo, conosciuti a Ferrara».
Dal canto suo, l’allenatore Massimiliano Alvini fa il punto della situazione in attesa di ospitare i bolzanini nel posticipo serale dell’ultimo lunedì di ottobre: «Il recupero di Magli sarà difficile, anche Loviso rimarrà in dubbio fino all’ultimo. Sono in forse Agnello e Mastroianni. Anastasio e Guerriera invece ci saranno di sicuro. La vittoria di Teramo non era scontata, nel primo tempo ci siamo fatti schiacciare sul lato destro alzando poi la linea del pressing contro gente come Sansovini e soci, attrezzati per i playoff: nemmeno il Sudtirol sarà una passeggiata, ha appena battuto il Pordenone che è una delle favorite per salire in B. Riterrei un grande risultato anche il pari». Tempo di bilanci, dopo 10 giornate con 13 punti che valgono la metà del guado nel girone B di Lega Pro: «Alla vigilia del campionato sinceramente non mi aspettavo che saremmo stati così in alto, ma dalle nostre parti si lavora secondo dopo secondo per migliorarci – chiosa Alvini -. A ostacolarci sono stati più che altro gli infortuni. La crescita del gruppo si nota quando l’intera squadra, durante le partite, capisce quali scelte a livello tattico bisogna fare per uscire dall’impasse. Noi vogliamo portare il mondo bluceleste sempre più in alto».