AlbinoLeffe – Trento 2-2 (0-1)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 6,5; Borghini (cap.) 7, Marchetti 6,5, Baroni 6 (1′ st Milesi 6,5); Gusu 7 (47′ st Saltarelli sv), Zanini 6,5 (39′ st Gatti sv), Brentan 6,5, Doumbia 6, Piccoli 7 (38′ st Munari 5); Zoma 7, Longo 6 (38′ st Arrighini sv). A disp.: 1 Pratelli, 72 Moleri; 19 Angeloni, 20 Muzio, 23 Saltarelli, 42 Allieri, 95 Agostinelli. All.: Giovanni Lopez 6,5.
TRENTO (4-3-1-2): Russo 6; Obaretin 6, Trainotti (cap.) 6, Barison 6,5 (28′ st Garcia Tena 5,5), Cappelletti 6; Brevi 6,5 (41′ st Pasquato sv), Sangalli 6 (41′ st Terrani sv), Rada 6; Anastasia 6 (19′ st Puletto 5,5); Caccavo 6,5 (20′ st Spalluto 5,5), Italeng 6,5. A disp.: 12 Pozzer, 22 Di Giorgio; 19 Vaglica, 21 Satriano, 44 Puzic, 45 Zanon, 62 Frosinini. All.: Luciano Mularoni 6,5 (Francesco Baldini squalificato).
Arbitro: Marotta di Sapri (Santarossa di Pordenone, Ingenito di Piombino; IV Angelo di Marsala).
RETI: 10′ pt Italeng (T), 21′ st Zoma (A), 33′ st Borghini (A), 47′ st Cappelletti (T).
Note: pomeriggio nuvoloso, spettatori 558 (315 abbonati nominali, rateo 2.754,50 euro; paganti 356 per un incasso al botteghino di 3.041 euro) per un incasso complessivo di 5.795,50 euro. Ammoniti Sangalli, Barison, Baroni, Cappelletti e Marchetti per gioco scorretto, Obaretin e Munari per reciproche scorrettezze. Occasioni da gol 8-7, tiri totali 9-12, parati 1-3, respinti/deviati 2-2. Corner 7-3, recupero 2′ e 4′.
Zanica – L’ultimo cross da destra, tre in caduta tra cui Munari e il battistrada ospite, e Cappelletti cuoce il brodo del settimo pari dell’AlbinoLeffe, con mancato controsorpasso al Trento in zona playoff, della sua serie positiva da otto dai troppi rimpianti. Due punti buttati via per non aver saputo spazzare l’area sull’ultimo assalto. Peccato, per la garra dimostrata nella rimonta all’ex atalantino Italeng, per la nona sinfonia con controllo e destro secco di Zoma nell’angoletto ringraziando l’apertura di Gusu e la terza di Borghini, piattone destro dalla sinistra dell’area pescato da Zanini dalla bandierina sinistra. 33 a segno come all’andata, e alla seconda di fila dopo il brodino con la Pro Sesto di settimana scorsa. Classifica avulsa a favore visto il 2-1 (Borghini, Muzio, Petrovic) all’andata il 24 novembre, due allenatori trentini fa al “Briamasco” (Tedino; poi Mol Mol), ma non la graduatoria (43 a 44 in 34 giornate, 30-30 il quoziente reti) non si vince più: ultima volta il 24 febbraio ad Alessandria (Gusu), in casa addirittura 20 giorni prima col 2-1 al Mantova ormai promosso in B (Zoma, Longo, Galuppini). Ora, per sapere se ci sarà una post season si spera in alto, tre sabati di fila a Vercelli, col Renate (sempre alle 16.15) e in casa della Pergolettese (20 aprile, 18.30) prima di chiudere la regular season ricevendo il Lumezzane domenica 28 (16.30).
Apre le danze il camerunense, che abbandona il vertice sinistro per la telefonata appena decisa a Marietta alla cinquina cronometrica, salvo poi farsi trovare lesto al tap-in sul duello Caccavo-Borghini innescato dal fondo da Brevi. Seriani alla ricerca della verticalizzazione, vedi Marchetti per Longo che allunga appena il piede senza indirizzare un tiro che a conti fatti non c’è (14′), e in asse con Zanini è Zoma a provare a pungere oltre il ventesimo, ma sbatte addosso a Barison. Il burkinabé, che svolterà nella ripresa azzeccando la conclusione a più alto grado di difficoltà, per adesso litiga con lo specchio magico, quasi sempre su assistenza di Piccoli: al 23′ svetta fuori equilibrio, ma è a 8′ dalla pausa che deve mangiarsi le mani dal dispetto, quando prova la spaccata sottomisura sul tracciante da sinistra alzando incredibilmente la mira. Solo un poker d’orologio prima, invece, il rientro sul sinistro, spondato da Longo su traversone dell’assistman del mancato bottino pieno, con Trainotti a liberare davanti alla linea a portiere battuto.
Non che dietro non si corrano rischi, come quando Caccavo scambia con Italeng (24′) chiamando Marietta a superarsi. Se a 6′ e a 3′ dall’intervallo c’è il botta e risposta tra Rada, sinistro al volo imbeccato da Trainotti, e lo stesso bluceleste dalla fascia al braccio, che prende l’ascensore storto chiamatogli da Brentan, il secondo tempo s’avvia con un paio di schemi di fila di Anastasia: sul secondo salta l’autore del vantaggio tridentino, sopra la traversa (6′). Poco più tardi il rimpallo dei saltatori Longo-Barison sull’ennesima infornata di Piccoli, mentre all’11’ si avvita maluccio anche Doumbia sulla punizione di Zanini dal lato. Il tiro a giro a metà frazione di quest’ultimo, il cui cambio come tutti gli altri non si scalderà abbastanza da entrare in partita, non si abbassa e i botti sono dietro l’angolo. Anzi, per i nostri su azione, a difesa schierata, per l’1-1 e il 2-2 beccato nel modo più atroce.