Pro Sesto – AlbinoLeffe 2-2 (1-1)PRO SESTO (4-3-3):

Livieri 6; Giubilato 5,5, Pecorini 6, Caverzasi 5,5 (25′ st Ntube 6), Franco 7; Gualdi (cap.) 7,5, Gattoni 5,5, Palesi 5,5 (25′ st Maffei 7); Cominetti 6,5 (17′ st Ngissah 5,5), Mutton 6, Bocic 6 (10′ st D’Amico 5,5). A disp.: 1 Del Frate, 3 C. Maldini, 6 Di Munno, 15 Bertoli, 16 Miscioscia, 29 Marchesi, 34 Magonara. All.: Francesco Parravicini 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini 6,5; Gusu 6,5, Canestrelli 6,5, Riva 6,5; Tomaselli 6,5 (22′ st Petrungaro 5,5), Piccoli 7 (39′ st Genevier sv), Nichetti 6,5, Giorgione (cap.) 6, Gelli 7; Manconi 6 (22′ st Maritato 5,5), Galeandro 7. A disp.: 1 Brevi, 24 Paganessi (p), 2 Cerini, 3 Berbenni, 10 Gabbianelli, 13 Mondonico, 27 Miculi, 29 Ghezzi. All.: Marco Zaffaroni 6,5.
Arbitro: Baratta di Rossano 6 (Regattieri di Finale Emilia, Spagnolo di Reggio Emilia; IV Gangi di Enna).
RETI: 10′ pt Galeandro (A), 22′ pt Gualdi (P), 12′ st Piccoli (A), 41′ st Gualdi (P).
Note: pomeriggio piovoso, terreno in condizioni precarie. Ammoniti Piccoli, Palesi, Nichetti, Giubilato, D’Amico e Mutton per gioco scorretto. Tiri totali 10-6, nello specchio 4-3, respinti 1-1, parati 2-1. Corner 5-2, recupero 0′ e 5′.

Sesto San Giovanni (Milano) – Botta e risposta a fotocopia nel primo tempo, cogli out che bruciano e chi ne giova a centro area, poi il 2001 Marco Piccoli usa la testa per accendere una freccia che si spegne soltanto nel finale, col doppiettista altrui con la fascia al braccio, Luciano Gualdi, seriano di razza, ai tempi nella Colognese, pronto al tap-in del 2-2. Non sarebbe stato meritato, a fronte della mole di lavoro nemica, il bottino pieno nel fortino della Pro Sesto, il mitico “Breda”, ma il punticino dopo aver accarezzato l’impresa corsa vale comunque all’AlbinoLeffe 4 punti in più (battuta la Pergolettese settimana scorsa) sul trittico lombardo da zero all’andata, destinato ora a concludersi con la Giana nel rendez-vous da trasfertisti al “Città di Gorgonzola” domenica alle 15 per la quarta di ritorno. In classifica, nel girone A di serie C, la quota 30 non significa playoff, perché il Grosseto vincendo oggi sale 1 lunghezza più sopra sulla coppia delle pareggiatrici, coi seriani ko a campi invertiti.
Il vantaggio pressoché subitaneo è un capolavoro di tigna, pressing, tempismo e precisione del darla e nel metterla, se è vero che Tomaselli borseggia l’impostazione di Gattoni per corsetta più sterzata sul mancino e il sestese Galeandro è perfetto nella triade di fondamentali stop-controllo-collo leggermente esterno per piazzarla nell’angoletto lontano davanti al dischetto eludendo la marcatura del gandinese, forse alla prima e unica distrazione di una sfida vissuta sempre sul pezzo. Non spaventa invece Savini il tentativo di 13 da quasi trenta metri, rientrando da sinistra, di Palesi, cui riesce solo di alzare la palla direzionandola a tiro di presa alta. Ma la prima palla di numero sfuggita a Giorgione origina l’azione del pari di casa (22′), grazie soprattutto all’inserimento perfetto del capitano in blu, bravo ad approfittare del gioco fra ali Cominetti-Bocic nonché della sponda di piede di Mutton che vale un blocco da basket per tagliare fuori la muraglia (Canestrelli-Gelli) in giallorosso-trasferta. L’equilibrio non ne è scalfito, anche perché l’aperturista delle grandi manovre dell’1-1 s’accentra bene ma cicca il sinistro (32′) dalla lunga su appoggio dell’impattatore in persona.
Il mirino sarebbe da inquadrare meglio, per i seriani al solito ordinati nella gestione e nella preparazione, perché il sannita ne sgancia una delle sue al volo al quarantesimo senza calcolare impatto e distanza, buttandosi a capofitto sulla palla in uscita generata dal campanile aereo di Franco sul traversone di Gelli.
Fuori dal tunnel il pressantissimo Gualdi punisce un’uscita infelice allargandosi a destra, Bocic non ha spazio né tempo (6′) calciando alto dalla lunetta. All’alba del 12′ il pendolino livornese centra perfettamente dal lato corto sinistro per la fronte bozzuta di Piccoli, soffocando sul nascere il rimpianto per la stessa prodezza, ma in caduta, del battistrada, pochi istanti prima, vanificata dall’offside. I sestesi, ovviamente, non ci stanno, ma se l’azione più pericolosa verso il ventesimo costringe a salire all’ala il terzino Franco e D’Amico ad allargare il destraccio per eludere la difesa ospite vuol dire che non ce n’è, o non basta, o bisogna affidarsi al leader una volta vestito di gialloverde in serie D. Piuttosto è di Ngissah, scoordinatissimo a 11 corsette dal novantesimo sul la da destra di Maffei, la chance con la C maiuscola gettata alle ortiche, pardon in curva, ma non è che una delle new entry dell’ex atalantino Parravicini fosse proprio libero e privo di ostacoli. Glaciale e prontissimo, per converso, il quasi inoperoso Savini tre minutini più tardi, sul piattone sotto la traversa dell’assoluto protagonista dei milanesi di cintura a rimorchio del mancato assistman ormai da due volte. La Pro ce la fa lo stesso, a un poker abbondante dal recupero, quando Franco trova in tracciante la scivolata del compatriota di valle solo soletto davanti al secondo palo. All’89’ Canestrelli può solo alzare in svettata la parabola strozzata di Petrungaro sull’onda del piazzato da sinistra di Genevier respinto dalla retroguardia, al 94′ Giorgione sbuca per soffiare l’attrezzo a D’Amico dalla destra dell’area ma non supera i guantoni di Liveri.
Si.Fo.