AlbinoLeffe – Reggiana 1-0 (1-0)ALBINOLEFFE (3-5-2):
Coser 7; Zaffagnini 6, Gavazzi (cap.) 6,5, Solerio 6,5; Gusu 6,5 (43′ st Mondonico 6,5), Nichetti 6, Di Ceglie 6,5, Giorgione 7,5, Gelli 7,5 (48′ st Gonzi sv); Kouko 7 (44′ st Ravasio sv), Colombi 6,5 (28′ st Sbaffo 6). A disp.: Chiriac, Montella, Pellicanò, Coppola, Badan. All.: Alvini 7.
REGGIANA (4-3-3): Facchin 6,5; Lombardo 6, Rozzio 5,5 (39′ Riverola 6), Panizzi 5,5, Ghiringhelli 6; Bovo 6 (18′ st Bobb 6), Genevier (cap.) 6, Carlini 6,5; Cattaneo 6 (1′ st Rosso 6), Altinier 5,5 (18′ st Cianci 5), Cesarini 5,5 (32′ st Rocco 5,5). A disp.: Viola, Narduzzo (p), Vignali, Zaccariello, Palmiero, Manfrin. All.: Eberini 5,5.
Arbitro: Vigile di Cosenza 5,5 (Pacifico di Taranto, Elkhayr di Conegliano).
RETE: 13′ pt Kouko (A).
Note: serata tiepida e serena, spettatori 1.147 di cui 207 paganti (incasso 2.833 euro) e 940 abbonati (quota 4.597 euro). Ammoniti Carlini, Di Ceglie, Bovo per gioco scorretto, Gavazzi per proteste. Timeout: 1 (39′ pt). Corner 5-11, recupero 1′ e 5′.
Bergamo – Sorpasso alla Triestina in quota playoff (43 a 42) e Padova matematicamente in B. Quando l’AlbinoLeffe decide di darci dentro, ne combina delle belle. Vedi Monday Night con la Reggiana terza e ammutolita. Il tutto in coda alle prestazioni monstre da 4 punti contro la Feralpi e gli stessi capoclasse del girone B di serie C, fermati sul pari a casa loro. Il matchball di Kouko stavolta basta e avanza.
L’avvio non sembra promettere granché, eppure sbloccarla è un attimo infarcito di pazienza e di intelligenza nello spaccare il capello in quattro. Al 4′ Giorgione ci prova da al vertice destro mancano la mira di un nulla, altri otto giri di lancette di puro studio e Lombardo pesca la svettata di Altinier che cicca la mira davanti al secondo palo. Nemmeno un giro di lancetta e Gelli, perfezionando un disimpegno di Nichetti su Cesarini, uno dei mattatori nel poker sporco dell’andata insieme all’altoatesino triplettista (di Nichetti il gol della bandiera), apre il corridoio a mancina per la fuga dell’ivoriano (rigore sbagliato al Mapei sotto di due dopo che Montella aveva tentato di fregarglielo, remember?), che aggira mezza difesa e piazza di destro il sesto sigillo nonostante l’opposizione disperata di Ghiringhelli a volo d’angelo. Proprio il terzino ha l’occasione buona al 16′ ma alza la mira sul filtrante di Carlini. Verso metà frazione il confronto s’infiamma, ma ai punti sono sempre avanti i seriani: 23′, Giorgione esplode la botta di sinistro sull’asse da destra Kouko-Colombi, con Facchin a parare in due tempi; un minutino e la palla in uscita sull’angolo di Genevier dalla destra lustra lo scarpino al mancino puro Cattaneo che chiama Coser al primo tuffo per difendere il suo legno; 27′, due cambi di gioco Gelli-Gusu innescano l’ammollo di Giorgione per il rumeno che schiaccia di testa in corsa trovando il miracolo del portiere ospite.
A una decina secca dalla pausa ci provano ancora il centravanti reggiano (sfera in curva) e Giorgione (tiro-cross a rientrare su cui l’apripista non arriva d’un soffio), mentre la ripresa comincia sulla medesima falsariga del botta e risposta coi bergamaschi sempre a dare il via e gli avversari a collezionare tiri dalla bandierina. Nichetti riceve da Giorgione e spara alle stelle (3′), quindi è la new entry Riverola ad abbozzare una sorta di fotocopia del vantaggio bluceleste senza sorprendere il reattivo baluardo leffese sistemato fra i pali. Al decimo il solito corner del capitano altrui pesca Rosso sul vertice sinistro: la girata al volo è di grande effetto stilistico e basta. Gli Alvini-boys rifiatano giusto per uscire dal guscio protettivo e al 26′ il recupero by Di Ceglie sulla trequarti difensiva chiama Kouko all’assist e Colombi al diagonale da fuori: Facchin si distende e blocca in due tempi. Non c’è tempo di distrarsi che subito si accende una fiammella anche sul fronte opposto: l’attizza Cianci dal limite, la palla non si abbassa a sufficienza. All’undici di Eberini non restano che le situazioni inattive, alias calci d’angolo di Genevier, arretrato in difesa dalla girandola dei cambi da 3-5-2: minuto 32, l’ex esterno basso a sinistra convertito a centrale fallisce la mezza chance al volo in una selva di gambe. Al 40′ i pugni serrati di Coser dicono di no al piazzato diabolico di Lombardo, al secondo di recupero Mondonico impedisce a Rosso di far danni sul lancio di Panizzi. Sambenedettese (domenica 29 maggio, 14.30) e Vicenza (in casa, domenica 6 maggio, 17.30) le ultime due stazioni prima di dire se sarà capolinea o ci sarà un binario in più a cui virare con tutta la locomotiva. Simone Fornoni (Photo Michele Maraviglia)