Pro Vercelli – AlbinoLeffe 1-3 (1-0)
PRO VERCELLI (4-3-1-2): Izzo 6,5; Iezzi 5,5 (46′ st G. Renault sv), Calvano 5,5, Perrotta 5, Iotti 5,5 (33′ st Mustacchio 5,5); Saco 6,5, Louati 6,5, Macchioni 6; Vergara 6; Della Morte (cap.) 6 (22′ st Anastasio 6), Arrighini 5,5 (22′ st Comi 5,5). A disp.: 1 Valentini, 26 Rigoni, 6 Corradini, 8 Emmanuello, 11 Gatto, 18 Gheza, 25 Febbrasio, 33 Silvestro, 40 Guindo, 77 Grbic. All.: Massimo Paci 6.
ALBINOLEFFE (4-4-1-1): Pagno 6; Gusu 7, Borghini sv (31′ pt Milesi 7), Marchetti 5,5 (22′ st Cori 6,5), Saltarelli 6; Brentan 5,5 (1′ st Doumbia 7), Gelli (cap.) 6,5, Piccoli 6, Tomaselli 7,5; Zoma 7,5 (40′ st Petrungaro sv), Manconi 6,5. A disp.: 1 Pratelli, 12 Facchetti, 8 Muzio, 24 Concas, 27 Miculi, 29 Rosso, 42 De Felice, 99 Toma. All.: Giuseppe Biava 7.
Arbitro: Marchioni di Rieti 6 (Masciale di Molfetta, Spataro di Rossano; IV Zoppi di Firenze).
RETI: 18′ pt Saco (P), 19′ st Manconi (A), 36′ st Tomaselli (A), 50′ st rig. Cori (A).
Note: Izzo para il rigore a Manconi al 13′ st. Blackout dell’impianto elettrico-d’illuminazione dal 6’30” al 15’50” pt e dal 1’53” al 9’57” st. Ammoniti Brentan, Louati, Iotti, Petrungaro e Saco. Espulso Perrotta al 12′ st per fallo su chiara occasione da gol. Tiri totali 7-5, nello specchio 3-3, parati 1-2, respinti/deviati 3-0. Corner 6-5, recupero 9′ e 11′.
Vercelli – Tre lampi per la terza vittoria buona (la prima in casa sul Novara, alla settima) per rialzarsi a quota 15 e bucare due sieste fuori orario dei fari del mitico “Piola”, la seconda nella ripresa dal 2′ al 10′. Roba da Marsiglia-Milan anni ’90. Intanto l’AlbinoLeffe si gode il bottino corsaro numero due a distanza di quattro giornate a Trieste godendo a riavvolgere il nastro. Il sinistro di Manconi sull’ammollo di Gusu spondato da Tomaselli per farsi perdonare il penalty ciccato in superiorità numerica, conquistato da Zoma per l’intervento anti-caviglie da tergo di Perrotta, l’incornata a incrociare del pendolino sinistro su palla al bacio dell’eccellente sottopunta ivoriana e il tris dagli 11 metri di Cori a punire, a modulo tradizionale recuperato grazie al suo subentro, la saccagnata di Saco a Doumbia, l’altro baby ivoriano di platino (corridoio sul primo rigore) per affondare la nobilissima Pro Vercelli.
La nota negativa è che Borghini, sostituito da Milesi, ex di turno come Calvano e Anastasio di là, s’è rifatto male, sperando non sia grave come l’ultima volta (crociato destro). E dire che era stato un attimo finire nel Saco, di anticipo e di volo schiacciando imparabilmente sul primo corner a rientrare di Louati da destra. Un blackout di nove minuti (dal 7′), generato da un problema di corrente, dell’impianto d’illuminazione e ne trascorre una cinquina fatale per raffreddare gambe e testa. Però la forza e l’episodio della svolta per evitare di doversi guardare eternamente alle spalle sono intervenuti in soccorso del bravo Beppe Biava. Sabato 12 (14.30) l’ospite allo Stadium è il neopromosso Sangiuliano City, capofila di una serie decisiva per alzare l’asticella con Padova, Pro Patria e Mantova fino a fine mese. Considerando che le Bianche Casacche erano reduci dall’aver violato Vicenza, ovvero il primo castigamatti stagionale dei seriani, i segnali sono incoraggianti.
Della Morte inquadra il mirino in modo non ferale al 22′ effettivo (ma il cronometro, mai interrotto, era sulla mezzora andante) nell’iniziale sottovuoto bluceleste in giallo da trasferta, senza sorprendere Pagno; il bomber alla sesta persona in gioco aereo non lo imita mancano lo specchio a un poker dall’intervallo (idem, è il 33′), accarezzato dalla punizione di Gelli al rientro dalla squalifica. All’ora di gioco la sponda dell’esterno destro rumeno per la conclusione di seconda della new entry difensiva su palla a rientrare del futuro autore del sorpasso è a mirino alzato, quindi all’11’ a metà invertite la chance number two grazie alla verticale dell’ottimo Issa. Qui c’è l’errore, ma in seguito ecco il cinismo a pacchi adeguato al tardo pomeriggio fra le risaie. Meglio dormire un po’ più all’asciutto.