14a Serie C Girone A – Lumezzane, stadio “Tullio Saleri”, domenica 10 novembre (ore 17.30)
Lumezzane – AlbinoLeffe 1-0 (0-0)
LUMEZZANE (4-3-3): Filigheddu sv; Regazzetti 6, Pogliano (cap.) 7, Dalmazzi 6, Pagliari 6; Tenkorang 6 (24′ st Moscati 6), D’Agostino 5,5 (25′ st Scanzi 6), Malotti 6,5; Ferro 6 (17′ st Pannitteri 6), Monachello 5,5 (38′ st N. Corti sv), Iori 7. A disp.: 12 Ottolini, 22 Carnelos; 2 Deratti, 3 E. Pisano, 8 Lipari, 24 Piga, 26 Terranova, 73 Arici. All.: Arnaldo Franzini 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 6; G. Boloca 5,5, Potop 6,5, Baroni 6 (9′ st Zanini 6,5); Borghini (cap.) 6,5, Astrologo 6 (1′ st Munari 5,5), Fossati 6,5, Parlati 6, Giannini 6; Mustacchio 6 (30′ st Angeloni sv), Zoma 6,5. A disp.: 1 Facchetti, 12 Taramelli; 5 Zambelli, 11 Capelli, 19 Agostinelli, 21 Ricordi, 24 Evangelisti, 28 Vinzioli, 73 Bosia. All.: Giovanni Lopez 6.
Arbitro: Catanzaro di Catanzaro 6,5 (Mambelli di Cesena, Boato di Padova; IV Mazzer di Conegliano).
RETE: 48′ st Malotti (L).
Note: tardo pomeriggio dal clima autunnale ma sereno, spettatori per un incasso di euro. Ammoniti Dalmazzi, Fossati, Zanini, Pannitteri e Angeloni per gioco scorretto, Filigheddu per ritardata rimessa in gioco. Tiri totali 6-6, nello specchio 2-0, parati 1-0, respinti/deviati 1-2, legni 0-1. Corner 8-4, recupero 1′ e 4′.
Lumezzane (Brescia) – Se il primo tiro in porta, che da parte bergamasca non c’è stato nemmeno dopo, è la loffia di Iori smorzata da Borghini tra le braccia di Marietta poco oltre l’ora di gioco, della partita dell’AlbinoLeffe a Lumezzane si può già capire qualcosina. Se poi è vero, come dice mister Lopez, che fino all’ottantesimo i suoi sarebbero terzi, si comprende come l’ultima folata proprio di Iori, che scherza tutti per servire controllo e tiro mancino del liberissimo Malotti a centro area al 3′ di recupero, condanni i blucelesti a negarsi orizzonti più ampi. Quinto ko che corrisponde alla quinta partita senza segnare, consentendo al Lume di risorpassare al quinto posto i cugini dell’Atalanta Under 23, classifica che langue un po’ a quota 17 ad appena una settimana dal ritorno alla vittoria in casa con la Clodiense e, ora, la prospettiva di ricominciare la corsa ospitando il Trento sabato 16 novembre alle tre pomeridiane allo Stadium.
Via sparatissimo col lob di Zoma, in scia al pallone alto e calibrato di Fossati, sul palo alto esterno al secondo giro di lancetta passato da un amen, ma occhio al pressing alto triumplino con Malotti ad approfittare dell’aggressione a tre subìta da Baroni (12′) per allungarla a Ferro, anticipato e chiuso alla perfezione da Potop. Ovvero il perno di sangue rumeno al rientro insieme al compatriota d’origine Boloca. Iori, l’uomo che spetta a quest’ultimo, converge per cercare la deviazione a centro area di un compagno che non ci arriva a differenza di Marietta, due tocchettini dopo il quarto d’ora. Non si deraglia dai binari della perfetta parità, anche nel non saper essere pericolosi, anche se a metà frazione i seriani ci ritentano da palla inattiva quando il corner destro di Parlati viene prolungato da Zoma in direzione di Borghini, perdente nella battaglia fra capitani con Pogliano.
Alla mezzora, prima vera chance locale con Malotti a colpire di testa in tuffo, togliendola di fatto a Tenkorang, sul nuovo pallone a rientrare del dente sinistro dell’attacco di Franzini. Stacca, ma in elevazione e senza abbassarla nello specchio davanti al secondo palo, il ritrovato perno bluceleste, assecondato dallo schema da fermo del play basso dalla trequarti destra, a nove sinfonie da una pausa di riflessione in cui la concentrazione sembra perdersi un po’, considerando le due chances locali in un nulla nella ripresa. Tra 2′ e 4′, Baroni dà la schiena a Dalmazzi che protesta per un mani a rimorchio di Iori sugli sviluppi del quinto corner da destra e Monachello, dall’orizzonte oscurato da Fossati, calcia alto sul suggerimento dentro di D’Agostino dopo un recupero facilino sul rinvio un po’ stitico del portiere ospite. L’occasionissima capita comunque sui piedi di Zoma, che all’undicesimo in caduta non riesce a deviare in porta a baluardo ormai evitato il tracciante da destra della new entry Zanini. Ferro prima di farsi sostituire da Pannitteri apre per Iori che quantomeno scalda direttamente i guantoni dell’ultimo ostacolo, il Burkinabé di passaporto italoivoriano invece approfitta del regalo di D’Agostino calciando alto a giro a ventesimo trascorso.
Ultimi conati nello spicchio finale. Al 28′ Filigheddu esce a valanga per anticipare Mustacchio sul lavoro a due della doppia zeta dal corridoio destro, ma c’è la sbandierata; ancora mezzala e attaccante di destra si trovano e non c’è più del quarto tiro dalla bandierina come premio, concesso da Pogliano. Di là, la controsterzata di Iori sul sinistro dice trentantré alla curva che non c’è. Momo si sposta a sinistra senza trovare l’estirada i Parlati (37′), mentre poco prima a Giannini era toccato spazzare sul colpo di testa rimasto lì del centrattacco rossoblù imbeccato dal solito noto. La beffa, nondimeno, è dietro l’angolo.