Cremonese – AlbinoLeffe 0-0 Cremonese (4-3-3):
Battaiola 6; Marongiu 6,5 (26′ st Palomeque 6), Gambaretti 6,5, Giorgi 6, Favalli 6; A. Marchi 6 (35′ st Moroni sv), Lombardo 6 (14′ st Di Francesco 6), Jadid 6,5; M. Marchi 5,5, Brighenti (cap.) 5,5, Kirilov 6. A disp.: Venturi, Zieleniecki, Tripsa, Messetti. All.: Montorfano 6.
AlbinoLeffe (4-3-1-2): Offredi 7; Salvi (cap.) 7, Moi 6,5, Allievi 6, Cortinovis 6; Gazo 6 (41′ st Calì sv), Taugourdeau 6, Maietti 6; Corradi 4,5; Vorobjovs 6 (20′ st Ondei 7), Pesenti sv (27′ st Personè 6). A disp.: Amadori, Barzaghi, Nichetti, Cremonesi. All.: Pala 6,5.
Arbitro: Dei Giudici di Latina 6 (Sechi, Novellino).
Note: serata tiepida e serena, spettatori 3653 di cui 1475 paganti – incasso 8048 euro – e 2178 abbonati (quota 6848 euro). Ammoniti Lombardo, Giorgi. Espulso Corradi al 23′ per presunto fallo di reazione. Corner 13-0; recupero 2′ e 4′.
Cremona – L’AlbinoLeffe riparte da dove aveva finito, dalla fatal Cremona dei playoff 2014, ma anziché la lotteria dei rigori deve affrontare un match in salita ripida causa inferiorità numerica precoce. E strappa il soffertissimo score a occhiali, in attesa che la X lasciata dal Vicenza nella casella del prossimo avversario da affrontare a Bergamo venga riempita dal ripescaggio dalla serie D (Arezzo, Akragas o Taranto, con conseguente spostamento della Pro Piacenza nel girone settentrionale).
Al 5′ l’ex Marongiu (meteora delle giovanili di qualche annetto fa), sovrappostosi all’ala, prova a spezzare la noia crossando addosso ad Offredi; di là, Taugourdeau scalda le mani al nazionale di categoria Battaiola sganciando una punizione centrale dopo nemmeno sessanta secondi. All’11’ l’esperto Jadid cerca di colorare di bigiognolo il cielo bluceleste, ma l’accentrato Mattia Marchi liscia la deviazione. Il rombo del guru di Pagazzano perde il vertice alto quasi subito, al 23′, quando Corradi si vendica da par suo (scalciando Gambaretti) di un fallo (di Favalli) sul contuso Pesenti (che rimane a terra e deve essere sostituito da Personè) e viene cacciato su due piedi. La mira dei Montorfano-boys, fortunatamente, continua a essere deficitaria (Kirilov manda alle stelle la sponda di Brighenti al 29′; il mancino di Jadid nell’azione Alessandro Marchi-Kirilov è fuori misura) e ai seriani non resta che trascinarsi all’intervallo provando a innescare le ripartenze: quella con Vorobjovs proiettato a rete, al 34′, viene stoppata dal tempestivo recupero di Gambaretti.
La ripresa si apre con il tiro-cross di Kirilov (2′) abbrancato senza problemi dal portierone di Strozza e Personè che prova a sorprendere l’estremo altrui (5′) da fuori area sfruttando l’errato disimpegno della difesa. Il piattone alto del milanese è un break per riprendere fiato tra una puntata e l’altra del mini-assedio grigiorosso che qualche chance la sforna. Vedi l’ammollo centrale dal limite di Lombardo (10′) sugli sviluppi del quarto corner della serie, un’incornata di Mattia Marchi (11′) – su traversone di Favalli – praticamente in bocca al numero uno vestito di verde e la stoccata dal vertice destro dell’area piccola dell’omonimo Alessandro, favorita dal liscio dei centrali bergamaschi e sventata da Taugourdeau, e la bordata a mezza altezza dell’altro figlio d’arte Di Francesco al 18′ su cui Offredi si distende in tutti i suoi 190 centimetri. A questo punto Pala decide di trincerarsi con un Ondei in più, rinunciando di fatto a creare con continuità, e Taugourdeau ne fa le spese dovendo gestire e concludere il contropiede in prima persona (sinistro debole al 34′). Al novantesimo l’ultimo sussulto: Gambaretti inquadra l’angolino dalla lunga, Offredi abbassa la saracinesca in corner. La diga del grande ex di turno Moi (mostruoso sulle palle alte, meno con la sfera tra i piedi) ha dimostrato di saper reggere; ora la parola passa alle bocche da fuoco, sperando che il crack del Peso (prontissimo il neo acquisto Matteo Serafini, ’78 ex Pro Patria) non sia niente di che. S.F.