AlbinoLeffe – Grosseto 2-1 (0-1)ALBINOLEFFE (3-5-2):

Savini 5,5; Borghini 6,5, Canestrelli 7, Riva 6; Petrungaro 6 (15′ st Gusu 6), Gelli 6,5, Genevier 6,5, Giorgione (cap.) 7, Tomaselli 6 (42′ st Mondonico sv); Manconi 7,5, Cori 7 (42′ st Gabbianelli sv). A disp.: 24 Paganessi, 31 Caruso (p), 2 Cerini, 3 Berbenni, 4 Nichetti, 8 Trovato, 11 Galeandro, 19 Ravasio, 32 Maritato. All.: Marco Zaffaroni 6,5.
GROSSETO (4-3-1-2): Barosi 7; Raimo 6, Ciolli (cap.) 6,5, Polidori 6, Campeol 6; G. Piccoli 6 (21′ st Kraja 6), Vrdoljak (31′ st Fratini sv), Sicurella 6,5 (21′ st Sersanti 6); Cretella 5,5 (21′ st Russo 5,5); Moscati 5,5 (13′ st Merola 5,5), Galligani 5. A disp.: 22 Chiorra, 3 Giannò, 6 Gorelli, 16 Simeoni, 20 Consonni, 23 Kalaj, 30 Scaffidi. All.: David Stefani 6 (Lamberto Magrini squalificato).
Arbitro: Angelucci di Foligno 6,5 (Fontemurato di Roma 2, Fine di Battipaglia; IV Gualtieri di Asti).
RETI: 20′ pt Polidori (G), 10′ st Manconi (A), 29′ st Canestrelli (A).
Note: ammoniti G. Piccoli, Polidori, Sicurella e Ciolli per gioco scorretto. Tiri totali 18-7, nello specchio 8-1, respinti/deviati 6-2, parati 5-0, legni 0-1. Corner 10-3, recupero 1′ e 4′ .

Gorgonzola – Si scrive AlbinoLeffe, si legge Jacopo Manconi, si elide il Grosseto e si va alla fase nazionale. Anche se stavolta, pur bastando il pareggio per la migliore classifica in regular season, il superbomber ha dovuto cedere a Simone Canestrelli la parte della ciliegina su una torta comunque preparata da più chef con la stessa casacca. Fatto che sta che al “Città di Gorgonzola” Polidori batte un colpo e a rispondergli a rintocco c’è sempre il solito campanaro, già risolutore del primo turno dei playoff del girone A di serie C con la Pistoiese e precedentemente a segno nell’1-1 del 25 ottobre.
La botta dritta e alta del mastino puro Raimo al secondo giro di lancetta scarso non è certo una chance, perché quella sprecata alle ortiche è di Moscati all’ottavo, imbeccato dal lungolinea di Sicurella e capace di mettere sull’esterno della rete nonostante l’affondo stile lama nel burro tra Borghini, un Savini già saltato, Canestrelli spettatore e Riva ruzzolato sui tabelloni nel tentativo di diagonale. Galligani, l’impattatore dello “Zecchini” col ritorno a occhiali, non punge mai. La risposta in assolo di Manconi sbatte addosso all’autore del primo tiro ospite al limite, mentre quella di Cori al 17′ è una sponda o una torre nel nulla accarezzata da Giorgione al primo appuntamento con la bandierina (sinistra). Due giretti cronometrici ed è Genevier a spezzare in angolo l’asse Galligani-Cretella con girata fiacca del trequartista. Lo schema da corner chiamato da Vrdoljak con scarico per il traversone di Campeol è però fatale ai seriani, perché il centrale difensivo maremmano ne incrocia la traiettoria in torsione di fronte quanto basta per battezzare l’angolino dopo un paio di rimbalzi. La difesa altrui se la cavicchia sulla combinazione Manconi-Cori (24′) e sulla palla bassa di Petrungaro (28′) liberato dalla mezzala livornese, graziata a ruota da Giorgione, dal recupero di Campeol, dalla saracinesca calata da Barosi e dalla carica dell’aspirante assistman e tap-in man dalle 16 prodezze già insaccate in stagione, proiettato in navata dal la in caduta del partner di reparto, inseritosi sul tracciante da lontano del suo perno difensivo.
A testa bassa i blucelesti si fanno venire anche qualche ideuzza. Al 38′ l’apertura di Gelli per Petrungaro che allunga in eccesso, senza intenzione di gioco da quinto a quinto per Tomaselli che dal fondo non può far altro che chiamare la spazzata di Ciolli; l’ascensore di Cori a una cinquina dall’intervallo sul terzo corner della serie, stavolta da destra, del play francese, finisce nel seminterrato a lato dello specchio. A un paio, invece, Canestrelli usa la testa per telefonare al portiere nemico, vanificando il bel pallone a rientrare di Manconi dal vertice sinistro sull’onda lunga del quarto tiro dall’estremità figlio delle grandi manovre tra Borghini e il precedente, contrastato non fallosamente dal puntello del muro rosso non finito nello score. Nella ripresa, per riacciuffarla, basta l’uno su due a dispetto del solito castiga-sfondatori, che se riesce a stoppare l’ariete viterbese al 4′ sul suggerimento del ripartente capocannoniere, al decimo può solo interrompere temporaneamente la trama Gelli-Giorgione sul velo del numero 9 che da destra innesca il rigore in movimento a mezz’altezza per la diciassettesima gioia d’annata dell’implacabile killer del Basso Milanese.
Al 27′ solo Barosi, schiaffeggiando l’attrezzo, riesce a evitare la capitolazione su Gelli, tocco sotto da Giorgione, ma è questione di due calci da fermo (leggi penultimo dato statistico del tabellino) dopo, con Genevier a trovare da destra la zuccata della vittoria del centralone toscano. Manconi scollinata la mezzora scollina anche il montante dalla distanza e Borghini sceglie il tempo benissimo (33′) facendosi negare la quasi fotocopia da Barosi, anche se nell’occasione il centrale destro la schiaccia verso la destra dell’ostacolo guantato. Verso il novantesimo, il countdown dai due lati: meno 8, Sersanti apre il piattone da angolo senza incrociare; meno 5, stacco imperfetto dell’uomo-assist dell’1-1 sulla punizione dello specialista; più 2, il palo nega il 2-2 a Merola imbeccato da Russo, Galligani trova la muraglia e Kraja la curva; più 4, mano aperta due volte del guantipede altrui sul tocco sotto di Gelli, imbeccato da Manconi da sinistra e quindi a destra dal fondo, e fine dei giochi. Gli accoppiamenti del primo turno dei playoff nazionali, andata 23 maggio e ritorno il 26, sono da decidere tramite sorteggio.