Monza – AlbinoLeffe 1-0 (0-0)MONZA (4-3-1-2):
Lamanna; Lepore, Scaglia, Bellusci, Sampirisi (37′ st Franco); D’Errico, Fossati, Palazzi (27′ st Armellino); Chiricò (20′ st Mosi); Finotto (20′ st Gliozzi), Brighenti (20′ Marchi). A disp.: Sommariva, Anastasio, Galli, Marconi, Iocolano, Negro, Rigoni. All.: Brocchi.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini; Canestrelli, Gavazzi, Riva; Gusu, Gelli, Genevier (37′ st Ravasio), Giorgione (23′ st Sibilli), Ruffini; Galeandro (23′ st Quaini), Cori (37′ st Kouko). A disp.: Pagno, Abagnale, Rasi, Mondonico, Nichetti, Bertani, Mandelli, Petrungaro. All.: Zaffaroni.
Arbitro: Cosso di Reggio Calabria (Montagnani di Salerno, Ferrari di Rovereto).
RETE: 24′ st Lepore.
Note: 4.572 spettatori per un incasso di 26.014 euro. Ammoniti Bellusci, Giorgione e Lepore per gioco scorretto. Espulso Riva al 40′ st per gioco violento su Gliozzi. Corner 9-4, recupero 0′ e 4′.
Monza – Una punizione di Lepore a metà ripresa e per l’AlbinoLeffe del grande ex di turno Zaffaroni, rimasto a quota 9 appena al di sopra della zona rossa dei playout, in casa della corazzata Monza arriva il terzo ko di fila dopo quelli a Novara e col Siena, quarto se si conta la caduta a Vercelli alla terza giornata. All’ottava è bastato concedere la zolla (fallo su Gliozzi) e nel finale è piovuta come la grandine pure l’inferiorità numerica per un fallaccio di Riva sullo stesso cambio locale che aveva subìto la carica nell’episodio decisivo. Col Lecco, domenica alle 17.30 al “Città di Gorgonzola”, occorre invertire la rotta, anche se tutte le sconfitte sono arrivate di stretta misura. La cronaca. Allo start il primo dei tre legni brianzoli, col traversone da destra del futuro match winner per la spizzata di Finotto per il montante scheggiato da Brighenti. Al 12′ altra traversa, stavolta di Chiricò, dal limite, dopo la smanacciata di Savini sul cross di Sampirisi, e al 31′ recupero di D’Errico su Galeandro col portiere seriano impegnato da fuori. Per i bergamaschi solo una carica di Cori (‘8) che vanifica ogni sforzo suo e del crossatore Gelli, mentre al rientro in campo Savini deve uscire per dire di no a Finotto (14′) sul la di Chiricò. Due giri di lancetta e Scaglia incorna sul palo un angolo dalla sinistra. Dopo il rompighiaccio, ecco le tardive sortite di Gelli, che si fa tutto il campo in ripartenza (42’) calciando alto d’un soffio e di Canestrelli, di testa, sulla punizione proprio del Livornese: Lamanna abbassa la saracinesca.