Stella del nostro pallone, gigante sia con la maglia del Villa Valle che con quella dello Zingonia Verdellino, Alberto Mapelli, difensore classe 1992 dalle grandi doti tecniche, ha deciso di dare l’addio al calcio giocato per i guai fisici che da troppo tempo gli condizionano la carriera. Questo il bellissimo messaggio scritto dal campione del nostro pallone sulla sua bacheca di Facebook. Applausi a un grande, che ci mancherà nelle nostre domeniche di pallone, in attesa di vederlo presto seduto su una panchina importante nel ruolo di allenatore.
Aspetta, non sono pronto ancora…
Questo quello che ho pensato in questi mesi mentre cercavo di prendere la decisione più difficile della mia vita fino ad ora, provandole tutte e cercando di rimandarla il più possibile, anche se sapevo che era la cosa più intelligente da fare.
Visto che il dolore alla caviglia non mi lascia in pace, ho scelto di anticipare un po’ i tempi e smettere di giocare a calcio per dedicarmi completamente al mio percorso da allenatore. In mezzo al turbinio di emozioni che provo in questi giorni ce n’è una che prevale però sulle altre, la gratitudine. Sono grato al calcio per avermi regalato grandissime emozioni, sogni, per avermi insegnato tanto ma soprattutto per avermi fatto conoscere tantissime persone meravigliose con cui condividere tutto ciò, i miei meravigliosi compagni di squadra in particolare, vi ringrazio tutti dal profondo del cuore.
Sono grato anche a mamma e papà che mi hanno sempre supportato (e sopportato) e continuano a farlo.
Il bambino che giocava in cortile e all’oratorio sognando di giocare i mondiali con la maglia della nazionale (spoiler alert: quasi dai) lascia il posto al ragazzo che fantasticava sui banchi di scuola disegnando tattiche, formazioni e top11 varie, facendo disperare più di qualche professore, ma la passione che provo per questo meraviglioso gioco resta la stessa di sempre.
“Dare e dare per primi” mi aveva detto una persona molto saggia, motto che riassume perfettamente quello che ho sempre cercato di fare, nello sport come nella vita, ed è quello che continuerò sicuramente a fare anche in questa nuova avventura.
Che poi visto tutte le panchine che mi sono fatto da giocatore tanto nuova non è…