Villa Valle – Breno 1-1Villa Valle:

Pisoni, Brioschi (43´st Granillo), Tarchini (27′ st Albani), Crotti, Cavagna, Sogno (20′ st Castelli), Llleshaj, De Meio, Rondelli, Austoni (30′ st Lapadula), Meregalli. All.: Mussa
Breno: Serio, Ndiour, Tagliani, Goglino (25′ st Tanghetti), Lordkipanidze, Triglia, Pelamatti, Mondini, Manzoni (10′ st Sorteni), Brancato, Libertazzi (7′ st Melchiori). All.: Tacchinardi
Arbitro: sig. Albano sez di Venezia
Assistenti: sig. Testai e sig. Cufari
Reti: 16′ st Melchiori (B), 45′ st Albani (V)
Note: ammoniti Brioschi, Lleshaj e Lapadula per il Villa Valle; Ndiour, Mondini, Sorteni per il Breno

Villa d’Almè (BG) – Il Villa Valle acciuffa un punto importantissimo dopo lo svantaggio maturato al quarto d’ora della ripresa, che stava macchiando una prestazione sicuramente solida e decisiva ma sterile e poco concreta negli ultimi sedici metri. Nella prima frazione di gioco partenza sprint locale, giá al decimo il Villa Valle impensierisce Serio: Crotti verticalizza al bacio per Austoni, controllo e conclusione potente ma centrale che impegna il portiere ospite in presa bassa. Poco dopo dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Cavagna crossa per De Meio il cui colpo di testa non è abbastanza preciso e si stampa sulla traversa, la respinta occorre ad Austoni che da ottima posizione calcia centralmente senza destare affanni all’intervento di Serio. Breno che ci prova ma la retroguardia padrona di casa è bravissima a non lasciare spazio per traversoni o imbucate; nel finale ancora Villa Valle che ci prova prima con De Meio che dal limite calcia potente ma centrale, e poi con il diagonale di Cavagna deviato in calcio d’angolo dalla difesa bresciana. La ripresa è sin da subito più arcigna con le due compagini che si contendono il possesso nella zona centrale del campo, anche se sono i locali ad apparire più spigliati. Tuttavia la gara la sblocca il Breno al minuto 16: Melchiori, appena entrato, riceve sull’out sinistro, si accentra e dal limite dell’area fa partire un destro a giro che si insacca nell’angolino basso alla sinistra di un incolpevole Pisoni. Il gol appare una beffa per la buonissima prestazione del Villa Valle, ma il giro di cambi di Mussa si rivela vincente: allo scadere una punizione dalla trequarti di Cavagna pesca in area Albani che di prima intenzione con un piattone in acrobazia insacca sotto la traversa la rete che vale l’1 a 1 finale.

VILLA VALLE
Pisoni 6: impegnato poco, sempre attento
De Meio 6: prestazione convincente anche se gli scappa Melchiori
Rondelli 6,5: chiude bene tutti gli spazi al centro della difesa
Meregalli 6,5: puntuale e senza sbavature
Brioschi 6: ogni tanto soffre ogni tanto fa soffrire
(43′ st Granillo sv)
Tarchini 6: moto perpetuo del centrocampo
(27′ st Albani 7: gol decisivo e tanta grinta)
Cavagna 6,5: dá le geometrie alla squadra ed è sempre dove deve essere
Lleshaj 6,5: lotta per 90′ senza arretrare di un centimetro
Crotti 6: meno brillante del solito ma sempre al centro della manovra
Austoni 6: parte bene poi si spegne
(30′ st Lapadula sv)
Sogno 6: utile alla costruzione del gioco, troppo assente in area avversaria
(20′ st Castelli 6: il suo ingresso porta fiducia alla squadra)

BRENO
Serio 6: tiene bene la posizione senza affanno
Ndiour 6: ottimo primo tempo, cala nella ripresa
Tagliani 6: comanda la retroguardia con abilitá
Brancato 6: prestazione senza infamia e senza lode
Manzoni 5,5: spesso in ritardo e spesso insicuro
(10′ st Sorteni 6: prestazione sufficiente)
Goglino 6,5: è il fulcro delle incursioni offensive dei suoi
(25′ st Tanghetti sv)
Lordkipanidze 5,5: cerca di costruire ma lo fa con difficolta
Mondini 5,5: poco concreto
Triglia 6: ci prova ma senza risultati
Pelamatti 5,5: impalpabile
Libertazzi 5,5: fuori dal gioco e fuori forma
(7′ st Melchiori 6,5: gol splendido, prestazione in chiaro scuro)

Il dopopartita
Parola a Edgar Albani, in gol contro il Breno: “Loro sono una buona squadra, lo sapevamo, secondo me abbiamo fatto una buona partita nel primo tempo, un po meno nel secondo ma siamo stati bravi a riacciuffarli. Volevo dimostrare al mister di non meritare la panchina, sono entrato e ho fatto il mio”.

Daniele Mayer