Azimut Bergamo Basket 2014 – M Rinnovabili Agrigento (25-27, 46-45, 62-64, 79-89)BB14

: Taylor 23 (5/5, 2/4, 7/8, 2 ass.), Roderick 18 (5/8, 1/2, 5/9, 11 r., 9 ass.), Sergio 3 (1/3 da 3, 1 st.), Fattori 13 (2/7, 3/5), Benvenuti 8 (4/5, 0/2 tl); Augeri n.e., Zugno (0/1 da 2), Casella 7 (2/2, 1/5, 5 r.), Bedini n.e., Marelli n.e., Zucca 7 (3/4, 0/1, 1/2), Piccoli n.e. Coach: Dell’Agnello. Rimbalzi 3-25, assist 13.
AGRIGENTO: Bell 13 (1/3, 3/6, 2/2, 4 r., 3 ass.), Pepe 13 (2/4, 3/6, 8 r., 2 ass.), Evangelisti 11 (1/3, 3/3, 5 ass.), Cannon 17 (7/11, 3/4 tl, 8 r.), Zilli 13 (4/7, 5/6 tl, 5 r.); Cuffaro n.e., Ambrosin 12 (2/7, 2/10, 2/2, 5 r.), Sousa 2 (1/1, 0/1), Fontana 3 (0/1, 1/1), Guariglia 5 (1/2, 1/2). Coach: Ciani. Rimbalzi 12-24, assist 15.
Arbitri: Masi di Firenze, Pierantozzi di Ascoli e Meneghini di Verona.
Note: timeout 6’32” B, 16’50” A, 23’48” A, 27’51” B, 34’49” B. Fallo tecnico: Sousa e Roderick 35’48”. 

Bergamo – Da particolari tipo i personali ciccati a profusione si direbbe che ha pesato l’effetto derby, perso giovedì all’extra time a Treviglio, sul secondo ko di fila della Bergamo Basket 2014, battuta da Agrigento al proprio domicilio, fin qui inviolato. La realtà è che se gli altri ne mettono di più da oltre l’arco mandandone sei in doppia cifra, spiegazioni supplementari non ne servono. Anche se il peso piuma sotto il cristallo avversario ha avuto la sua parte. È dunque la squadra sicula a raggiungere in vetta, quella appartenuta agli orobici per tre giornate, Casale, Virtus Roma e Capo d’Orlando, ovvero la prossima trasferta del quintetto di Dell’Agnello.

Si parte col botta e risposta da 3 Fattori-Evangelisti, giusto per fissare nero su bianco uno dei leitmotiv del Monday Night, mentre Bell sempre dalla distanza e Zilli firmano il primo break ospite dopo 2′ (5-8). A 6’30” dal primo gong il gap raddoppia grazie proprio alla guardia in bianco (7-13) e coi due personali del loro pivot i Ciani-boys provano la minifuga, ma due entrate a canestro di Taylor (14-15, 5’30”) intervallate dal siluro mancino di capitan Sergio ci mettono una pezza. Ancora un Fattori caldissimo (10 alla pausa) e Casella (22 pari, 8′) rispondono da dove ci vuole il prefisso ai bombardieri Bell ed Evangelisti, ma la M Rinnovabili è più solida anche all’ombra delle plance e resta sopra di una ciuffata in attesa del secondo giro cronometrico, in cui si sveglia Cannon (Zucca fregato in 1 contro 1) e Pepe scava il solcchetto sul 32-25 dopo un minutino. A limitare i danni ci sono anche Zucca (due di fila e 31-34, 4′) e un Roderick (turnaround del meno 1 a quota 35, 3’10” dalla sirena corta) fin lì frenato in attacco ma sempre attento a raccattare mine sotto il suo cesto. Sei punti in successione di Benvenuti (2 assist dell’esterno di Philadelphia) tengono a galla i men in black (43-45 a metà periodo), quando Fontana s’è già aggiunto ai frombolieri dal divano di casa, finché TR non s’inventa un’incredibile tripla a fil di sirena per il vantaggino del riposo.

Al rientro dal tunnel l’altro americano targato Azimut apre le danze in transizione ripetendosi poi nel terzo tempo stile lama nel burro, mentre Roderick tocca la doppia cifra buttandosi nel pitturato. Si viaggia sui binari del punto a punto e la possibile chiave di volta del penultimo giro cronometrico è il bonus precoce degli avversari, solo che il migliore dei bergamaschi dalla lunetta è a mezzo servizio (56-53, 6′) e per tornare su serve la replica del connazionale ad Ambrosin da 3. Solo che nella specialità si ridesta Evangelisti (59-61, 7’51”) e se da laggiù la piazza perfino il centro di riserva Guariglia sono dolori. Nel quarto finale il 3 ospite si gira per il più 4 dopo il fallo in attacco di Roderick e Zilli prova a scappare, ma l’Usa multidimensionale estrae dal cilindro insaccata e contatto (65-67, 1’30”). Peccato continui a litigare coi liberi, così Pepe (5 in un amen) può allungare sul 72-66. La toppa di un Taylor dalla percentuale immacolata non resta cucita a lungo sullo sbrego, perché a rimbalzo si soffre (altri 2 di Cannon), e sul meno 7 by play nemico Dell’Agnello opta per il timeout. Roderick stoppa Sousa, Cannon fa 1 su 2 dalla carità (79-71, 7′) e Pepe fa la voragine allo scadere dei 24 secondi (più 11, 2’27” dal tutti a casa). Ambrosin lo imita con Fattori a uscire dal guscio per l’unica volta nella ripresa, ma dalla sporca decina non si può recuperare.

Simone Fornoni