Sono cresciuto nell’AlbinoLeffe e per noi giovani provenienti dal vivaio è motivo di grande orgoglio dare tutto per la maglia della Prima Squadra”., Parola di Mattia Agostinelli, vent’anni compiuti il 19 luglio, verdellese del centrocampo bluceleste che funge da regista basso o mezzala, diventato titolare con l’allenatore Giovanni Lopez la scorsa stagione prima ancora di firmare il primo contratto da professionista. Priorità alla salvezza, ovviamente, ma al sito ufficiale del club il ragazzo fatto in casa racconta di puntare a qualcosa di diverso: “Vogliamo migliorare quanto fatto lo scorso anno e puntare a traguardi più grandi. Discorso analogo anche sul piano individuale, con l’ambizione che è quella di continuare a crescere attraverso il lavoro quotidiano”.

“In allenamento cerco di curare al massimo ogni aspetto: se c’è ovviamente particolare focus su primo controllo, velocità di pensiero ed esecuzione, elementi di un certo rilievo nel mio ruolo, non sono da meno impegno e dedizione che ripongo su tutto il resto della preparazione”, spiega ancora Agostinelli. Un giudizio sul ritiro è d’obbligo, a meno 1 dall’antipasto di serie C con la Pro Patria a porte chiuse in sede: “Queste prime settimane sono state positive. Il gruppo ha mostrato voglia e determinazione nel preparare al meglio la nuova annata. Abbiamo disputato anche due buone amichevoli, utili per capire la nostra condizione e provare in partita ciò che stiamo preparando in allenamento – prosegue il centrocampista -. Ora però si entra ancor più nel vivo: dobbiamo continuare a spingere anche nei prossimi giorni, per iniziare con il piede giusto sia in Coppa Italia che in Campionato”.

Sabato 10, alle 18, infatti, lo start agli impegni ufficiali contro il Sestri Levante vale il primo turno eliminatorio nel trofeo della coccarda di categoria. E l’ispirazione? Qual è il modello-esempio di Mattia? “Negli ultimi anni, sono diversi gli interpreti del ruolo – ognuno con caratteristiche diverse – ad avermi stregato: Busquets, Pirlo, Kroos, Xavi e ultimamente Rodri. Cerco di osservarli con attenzione e di rubare il mestiere ad ognuno di questi straordinari campioni”. Da prodotto del vivaio fin dai Pulcini, ecco il consiglio finale ai ragazzi in svezzamento al Campus di Zanica: “Dico loro di vivere appieno questa esperienza, allenandosi con grande determinazione per continuare a migliorare e poter sognare in grande. Non è mai facile compiere il primo passo nel calcio dei grandi, ma credo che con etica del lavoro, mentalità sempre propositiva e passione si possano sempre raggiungere grandi traguardi”