Persona straordinaria, prima allenatore, poi direttore sportivo, dirigente amatissimo da tutti i suoi giocatori, tanti dei nostri come Matteo Sora o Fabio Raineri. Se ne è andato in queste ore Giulio Rivetti. Classe 1958, Rivetti è stato in questi anni l’anima del Coccaglio, club che grazie ai suoi colpi di mercato è riuscito ad arrivare fino al campionato di Promozione. Uomo simpatico, sempre pronto alla battuta, generoso e leale, ha portato nel club tanti giocatori importanti grazie alla sua competenza e alla grande onestà nei rapporti. Bergamo & Sport fa le condoglianze ai famigliari e ai tantissimi amici che da oggi ne sentiranno l’immensa mancanza.    

Matteo Bonfanti