Tutti in campo per la Solidarietà, la voglia dei tanti protagonisti del Tennis di tornare a vivere lo sport come un tempo, a sostegno della mission benefica dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Prosegue con diversi ospiti provenienti dal mondo dell’Atalanta il Tennis 2022 sui campi della Cittadella dello Sport di Bergamo: in questi giorni a far visita a Giovanni Licini e al suo staff sono stati Ivan Pelizzoli e Pierluigi Orlandini. “Bellissima la nuova location –spiega l’ex portiere atalantino-. Siamo a Bergamo, lo stadio non è lontano: oggi lavoro nella segreteria del settore giovanile atalantino e mi trovo molto bene. Non vedo delusione nella stagione di questa squadra: si è fatto bene, con formazioni più attrezzate di noi, mettendo qualche piccolo innesto vediamo cosa si potrà fare. A Musso posso solo dire di stare tranquillo, l’anno prossimo ricomincerà tutto da zero e farà vedere il suo valore, è un grande portiere e lo dimostrerà: Carnesecchi deve dare continuità, deve giocare, o qua o da altre parti”.
Negli ultimi giorni è stato protagonista anche Pierluigi Orlandini, ex esterno atalantino a metà anni 90 prima del passaggio all’Inter. “Si respira un’aria nuova, finalmente Bergamo torna a vivere. Complimenti ai bergamaschi che si sono ripresi: vengo spesso a Bergamo e ho trovato il carattere di chi non molla mai. L’ Accademia ha fatto tanto, ha dato una grossa mano alla città: grazie a Giovanni e ai suoi collaboratori, è bello rivedere gli amici. L’Atalanta? Non è facile riconfermarsi dopo tanti anni, dobbiamo tracciare un bilancio molto positivo”. Anche i protagonisti di altri sport fanno capolino sui campi della Cittadella dello Sport per la Solidarietà: nella serata del lunedì sono stati ospiti l’ex fondista Fabio Pasini e il golfista Francesco Rocca. “Dopo due anni siamo ancora qua –spiega Pasini- fa sempre piacere scendere in campo per la Solidarietà. Oggi sono l’aiuto allenatore della squadra nazionale giovanile, i ragazzi mi danno soddisfazione: lo sport è fondamentale, più fanno sport e più i ragazzi rimangono lontani dalle brutte tentazioni. Veniamo da uno sport di resistenza, ne partono tanti e poi ne arrivano pochi, ma ci sono ottime speranze per il futuro azzurro”.