Dopo lo striscione di stamattina sul muro del cantiere del Gewiss Stadium, “Passano gli anni, cambiano i tempi, ma che errore sbagliare sugli abbonamenti… Rispetto per chi c’era, per chi c’è e per chi ci sarà”, la contestazione della Curva Nord dell’Atalanta per una campagna abbonamenti ritenuta penalizzante è proseguita su Facebook. Ospitata sempre dalla pagina ufficiosa del tifo organizzato, “Sostieni la Curva”. Oggetto, osservazioni e richieste.
“Chiediamo che i settori popolari restino con prezzi popolari per il bene della tifoseria e del popolo Atalantino”, si legge in fondo alle rimostranze. Un appello, dunque, farcito di considerazioni. Con una premessa, anzi di più: “Eravamo consapevoli che con la curva nuova e lo stadio rimesso a nuovo qualche rincaro dei prezzi ci sarebbe stato… “, “Nessuno mette in dubbio quanto di buono abbia fatto la società in questi anni”.
Ecco i nodi della contestazione. Primo: “Per abbonarsi in curva quasi il doppio, per il rinnovo e se ci mettiamo nei panni di un ragazzo/a di 16/17 anni che si vuole abbonare per la prima volta 350 euro sono davvero troppi”. Si passa alle eccezioni ai ridotti, limitati stavolta a under 14 e invalidi dal 75 per cento: “Eliminazione della tariffa agevolata per gli over 65, gente che si abbona da 50 anni nonostante la pensione minima. Eliminazione della tariffa agevolata per donne e ragazze che a Bergamo è sempre stata storia: chiediamo un occhio di riguardo per le nostre ragazze, mogli, madri e nonne”.
Dulcis in fundo, il tema delle famiglie, forse il più sentito. “Eliminata la tariffa agevolata family. Siamo consapevoli che su questo aspetto qualcosa da cambiare ci fosse viste le troppe assenze, ma perché penalizzare tutti? – chiede, e chiude, il comunicato -. Non era meglio togliere questa agevolazione per chi allo stadio non ci viene e premiare chi è sempre stato presente? Non si volevano riportare famiglie allo stadio?”.