Abbiamo vissuto serate magiche, emozionanti, folli.
Abbiamo pianto lacrime di gioia, di entusiasmo, di pura passione.
Abbiamo esultato tanto, ma così tanto da non riconoscere neppure chi ci stava intorno, finendo per abbracciare sconosciuti che sconosciuti non erano perché uniti dalla stessa trascinante fede.
Abbiamo perso. Molto.
Siamo usciti da competizioni europee contro club più o meno grandi.
Non abbiamo conquistato coppe in finali che parevano essere alla nostra portata.
Anche dopo le sconfitte peggiori, abbiamo superato la delusione pensando che “è già tanto essere arrivati a certi livelli, in certi palcoscenici…”.
Abbiamo ringraziato la squadra sempre, dopo ogni sconfitta, fosse anche la peggiore.
Tutto bello, tutto giusto.
Ora però ci vuole altro.
Giocarsi l’accesso a una semifinale di Europa League è il nostro livello.
Le competizioni europee sono il nostro livello.
Non ci siamo finiti per caso.
Non abbiamo percorso cammini splendi per sola fortuna.
Quindi stasera niente “va bene lo stesso, qualsiasi risultato arriverà, è già molto essere qui…”.
Stasera si deve essere tutti, tutti, uniti e compatti verso un solo obiettivo.
Stasera conta solo una cosa: lottare, anche oltre ogni nostra possibilità, per conquistare un pezzo in più di storia. Un pezzo in più di consapevolezza.
Stasera siamo tutti importanti: i giocatori in campo, certo, ma anche noi.
In curva, in tribuna, a casa: incitiamoli, urliamo, cantiamo, rimaniamo senza voce.
Solo se si dà tutto, non possono esistere rimpianti. E noi stasera non dovremo averne.
Forza ragazzi! Forza Atalanta!
Luciana Rota