Michele Valli

è uno degli attaccanti più prolifici della storia recente del nostro calcio dilettantistico. Parte dal settore giovanile dell’Atalanta giocando fino alla Primavera, poi inizia la sua carriera dilettantistica di ottimo livello. In Serie D, a 20 anni, gioca sotto la guida di Magoni a Cologno e realizza 7 reti. Si ripete a Lissone (altri 7 gol), poi ne realizza 12 all’Isola, 22 nelle sue due stagioni a Ghisalba, tra Rivoltana e Villongo in una stagione complessiva ne realizza comunque una decina. Passa al Brusaporto in Eccellenza e, nonostante una stagione un po’ complicata, riesce comunque a segnare in 11 occasioni tra campionato e Coppa. Già detto di Mapello, scende in Promozione a Vertova e con 19 reti si guadagna l’attenzione del settore tecnico del Villa Valle, che ripaga con una ventina di reti nell’anno della promozione, nonostante spesso parta dalla panchina. Un comportamento esemplare: lavoro, gol e nessuna polemica. In serie D in due stagioni a mezzo servizio, realizza una decina di reti senza avere grande spazio in una categoria dove la concorrenza è spietata perché si parla di dilettantismo, ma si tratta di un semiprofessionismo puro e anche di più. Ora una nuova avventura, da un giallorosso all’altro: parliamo dello Scanzo.
Michele, il tuo passaggio allo Scanzo è state una delle vere notizie di questo inizio di calciomercato.
“L’addio al Villa Valle è stata una scelta societaria, dopo tre stagioni che ricorderò sempre, soprattutto con la promozione in serie D, pensavo effettivamente di chiudere a Villa la mia carriera. Ma questo è il calcio, sono decisioni che vanno accettate anche se al momento sono rimasto dispiaciuto”.
Però la nuova avventura a Scanzo è allettante.
“Nonostante la mia lunga carriera, mi sento ancora bene e voglio continuare a giocare. Alla mia età si decide anno per anno. Sono molto soddisfatto, sono stato chiamato dal direttore sportivo Matteo Vavassori, ho parlato anche con il presidente Flavio Oberti e così si è concretizzato il mio arrivo a Scanzo. Sono approdato in una società che, dopo quattro stagioni in serie D, è ormai da definire blasonata, anche grazie agli straordinari risultati raggiunti nell’ultima stagione. Una società seria ed equilibrata, pragmatica, che ha fatto molto bene in questi ultimi anni. Sono fiducioso. Per ora non posso che promettere il massimo impegno e cercare di continuare a segnare. Le mie reti in carriera sono esattamente 160, mi piace proprio l’idea di contarle tutte. Ritroverò Aranotu come compagno di reparto: era con me a Brusaporto qualche stagione fa, sono parecchio felice di ritrovarlo. Trovo anche mister Nicola Valenti, che conosco molto bene. Sento attorno a me parecchia fiducia e questo mi fa ovviamente piacere”.
Le tue partite indimenticabili.
“Sicuramente quel Villa Valle-Como in cui, da poco entrato, all’ultimo minuto ho realizzato la rete del pareggio. Gol importante soprattutto per il blasone dell’avversario. Poi mi vengono in mente la bella rovesciata nella vittoria col Nibionno (3-2) e una rete in Mapello-Lecco contro un’altra squadra prestigiosa”.
Parliamo di allenatori.
“Ricordo principalmente Oscar Magoni a Cologno e Tom Astolfi a Mapello , sono stati i miei “mentori”. Con Tom Astolfi raggiungemmo una bella salvezza, quasi contro pronostico, e misi a segno 14 reti. Tra i dirigenti di natura tecnica ho un ottimo ricordo di Lucio Stacchetti e Roberto Monaci e tra i presidenti Ivan Arrigoni del Mapello e Piegiorgio Castelli del Villa Valle”.
Giovanni Vitali