Triestina – AlbinoLeffe 1-1 (1-0)TRIESTINA (4-3-3):
Offredi 6,5; Libutti 6,5 (46′ st Hidalgo sv), Malomo 6, Lambrughi (cap.) 6, Sabatino 6; Maracchi 6 (31′ st Procaccio 5,5), Coletti 6,5, Beccaro 6 (17′ st Steffè 6); Petrella 6,5, Granoche 6,5, Mensah 5,5. A disp.: Boccanera, Matosevic (p), Codromaz, Gubellini, Bariti, De Panfilis, Formiconi, Pedrazzini, Bolis. All.: Pavanel 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 6 (1′ st Cortinovis 7); Mondonico 6, Gavazzi (cap.) 6,5, Riva 6,5 (23′ st Gusu 6,5); Gelli 6, Agnello 6 (23′ st Nichetti 6,5), Romizi 7, Sbaffo 5,5 (27′ st Kouko 7), Ruffini 7; Sibilli 6 (47′ st st Giorgione sv), Cori 7. A disp.: Athanasiou (p), Mandelli, Ravasio, Coppola, Sabotic. All.: Marcolini 7.
Arbitro: Fiero di Pistoia 6 (Carrelli di Campobasso, Bartolomucci di Ciampino).
RETI: 44′ pt rig. Granoche (T), 31′ st rig. Cori (A).
Note: ammoniti Coletti e Lambrughi per proteste, Gavazzi, Petrella e Mondonico per gioco scorretto. Corner 5-4, recupero 0′ e 5′.
Trieste – I ko con Pordenone e Gubbio? Nel cassetto dei ricordi brutti e recenti. Ma il quasi colpaccio di fronte alla Triestina vale pressoché soltanto per il morale, facendo pochissima polpa all’alba della quarta di ritorno del girone B di serie C. Un pari di rigore sul campo della seconda in classifica, con la stessa che però continua a languire. Dopo il battesimo del fuoco dell’innesto invernale Sacha Cori l’AlbinoLeffe è comunque ancora in coda da solo, a meno uno da quota 20 (col Renate a più 3) con Giana e Virtus Verona appaiate una lunghezza più sopra. I bottini pieni rimangono così una chimera ferma a quelli ottenuti con le Pantere (18 novembre) e i veneti (22 dicembre) nel girone d’andata.
Inizio a spron battuto ma comunque a sprazzi dei seriani: Romizi libera di coscia Sibilli (4′), il cui tracciante dal lato destro dell’area non trova la deviazione di Cori. In avanti il prestito del Monza viene raggiunto dal regista oltre il ventesimo, costringendo in corner la difesa alabardata. Da parte dei locali, solo lampi estemporanei, vedi Mensah (9′) che tenta di sfondare trascinandosi la palla sul fondo e il mancino a rientrare di Petrella, su punizione mal sfruttata in seconda battuta dal contro-cross di Maracchi e quindi su azione (23′) col lob telefonato a Coser. I blucelesti sono più aggressivi ed escono talora coi difensori, anche se il gol stenta ad arrivare: al 31′ Riva recupera palla in mezzo liberando al tiro Agnello, rintuzzato da Offredi (ex di casa insieme a Malomo) in angolo; dalla bandierina destra il regista già del Bari accompagna il colpo di testa in torsione di Mondonico che si stampa sulla parte alta della traversa, prima del tap-in fuori misura di Sbaffo in girata. Gol sbagliato, gol quasi subìto al 38′, quando sugli sviluppi dello schema da piazzato di Petrella è Coletti a innescare in gioco aereo Maracchi, che sulla respinta di Coser la serve sulla fronte a Malomo, stoppato sempre in ascensore da Riva a un metro dalla riga di porta.
Il problema resta il killer istinct assente dentro i 16 metri, leggi la loffia a due dalla pausa della mezzala marchigiana che calcia centralmente in corsa da ottima posizione senza sfruttare il velo di Cori sul traversone chiamato ad Agnello da Gelli. Errore stavolta punito, perché di lì a poco proprio il livornese interviene in ritardo su Mensah su uno spiovente di Libutti con duello ad alta quota tra Maracchi e Mondonico: terzo penalty a sfavore in tre gare (2 coi Ramarri) e Granoche trafigge il portiere ospite a mezz’altezza alla sua sinistra. La ripresa si apre con l’avvicendamento tra guardiani e il calcio franco di Romizi centrale al 6′. La risposta della new entry Steffè (18′) da posizione defilata è alzata sopra il montante da Cortinovis, poi i bergamaschi ripartono a testa bassa venendo premiati: al 29′ Ruffini semina Libutti senza che Sibilli riesca ad agganciare, ma la successiva sponda di Cori per Kouko (subentrato a Sbaffo per il tridente) sul lancio alto di Romizi di sinistro fa cadere Maracchi nella trappola del tackle e l’arbitro indica il dischetto, da dove l’ariete viterbese spiazza il numero 1 di Strozza. Il collega dall’altra parte salva capra e cavoli al 34′ togliendo dal primo palo la punizione a giro di Coletti (contatto al limite Gusu-Granoche) dal vertice destro, ultimo vero sussulto del confronto al netto dell’annullamento del possibile nuovo vantaggio di Mensah (43′) per aver sgomitato con Gelli una volta di troppo. Sabato a Bergamo arriva il Sudtirol; mercoledì 6 febbraio l’ottavo di Coppa Italia a Vercelli col Gozzano, il 9 si va a trovare la FeralpiSalò.
S.F.