di Bruno Biker
Ci sono quei momenti che aspetti per anni, e finalmente arrivano… la trasferta a San Siro! Ma facciamo un passo indietro. Da qualche anno concedo le mie fantastiche qualità pedatorie a un gruppo di amici al giovedì sera in quel di Orio, è uno di quegli appuntamenti settimanali a cui non rinuncio quasi mai, non perché il calcio giocato mi dia soddisfazioni particolari, anzi, in genere sono io che faccio divertire gli altri con i miei orrori sportivi ma perché il gruppo è un gruppo fantastico. Si va dai ventenni a chi come me e qualcun altro hanno superato i 50, il divario non solo tecnico è enorme ma sia durante gli incontri e soprattutto dopo la goliardia e la voglia di stare insieme ci avvolgono completamente. E in questo gruppo eterogeneo ovviamente la fede calcistica dominante è quella per i colori di Bergamo anche se non mancano interisti e milanisti ma sono in netta minoranza! Proprio uno di questi interisti da anni è organizzatore massimo (un po’ meglio di Filini però) del trasfertone a San Siro. In questi 4 anni purtroppo non ho mai potuto partecipare per diversi motivi ma quest’anno, pur deludendo la mia cucciola, sono uno dei fortunati ad assistere alla sfida e soprattutto ad essere attore del nostro evento. La giornata inizia presto, ritrovo alle 11 al bar per il primo di una lunga serie di aperitivi, il viaggio verso San Siro con il mio van attrezzato di frigo “assorbe” ben 4 bottiglie di bollicine belle fresche e parecchi panini portati dal Giacomo. Arriviamo a San Siro ed entriamo alla Scala del calcio, la parte assegnata ai tifosi ospiti è già gremita dei nostri. Entra sul terreno l’Atalanta ancora in borghese e il tifo si accende.. Io entro subito in trans agonistica come se dovessi essere uno degli 11 in campo, i miei amici giustamente mi prendono per il culo ma non ci posso fare niente, quando vedo la Dea è così, mi prende un qualcosa che non so descrivere: c’è solo lei. Sì, rientra al ristorante della ospitality a mangiare e bere ancora qualcosa prima della partita, il clima è di quelli giusti: tanta voglia di divertirsi e soprattutto di spettacolo… Assistiamo al riscaldamento della Dea dalla tribuna rossa, San Siro mi dà emozioni uniche, qui ho assistito alla mia prima partita nel 1971 e a diverse prestazioni dei nostri da incorniciare come la vittoria sul Milan di Sacchi con gol del Cina a tempo quasi scaduto, e poi i migliori concerti di Springsteen degli ultimi 15 anni..ai miei compagni di viaggio confesso queste emozioni e mi guardano come se fossi un alieno… Inutile spiegare a chi non capisce! Entrano le squadre sul campo e lo stadio si accende, il tifo è pazzesco da entrambe le parti, la mia ormai classica pel de poja olta isse’ mi invade… Al 26′ sono un uomo distrutto… 3-0 per loro… Al 30′ i miei amici vorrebbero convincermi a cambiare colore… non ho più parole sto assistendo a una delle più grandi disfatte della storia atalantina: 5-0 al 34′ e a questo punto posso solo sperare che finisca presto. Non abbiamo mai preso così tanti gol in un girone e li prendiamo in soli 35′.
Inizia il secondo tempo e il Gaglia dopo aver fatto una prestazione maiuscola ci ricorda che sa segnare e ci fa il 6°. Il Franci cerca di consolarmi, offrendomi l’ennesimo caffè Borghetti, mi chiede persino scusa, ovviamente prendendomi per il culo, accetto e accuso le prese in giro, d’altra parte fanno parte del gioco. La differenza fra noi e questi extraterrestri è pazzesca, ogni tiro un gol. È un vero incubo, vi prego svegliatemi. Alle 16.52 a partita finalmente finita arriva il messaggio dalla mia cucciola “quando torni a casa ti abbraccio forte forte” e mi torna subito il sorriso.