La finale della seconda Dream Cup Emiliano Mondonico – torneo per ragazzi di quarta categoria (con disabilità cognitivo-relazionali) -, domenica 5 settembre a San Pellegrino Terme, ha messo di fronte Reggiana for Special e Novara for Special, con una sfida più combattuta che mai. Gli sguardi dei calciatori, prima dell’ingresso in campo, erano tutti per la grande coppa.
La partita si anima subito, dopo pochi secondi i piemontesi centrano un palo dal limite dell’area, sul tap-in è bravo Reggiani. Azzurri che iniziano con il piede sull’acceleratore, giocando in pianta stabile nell’area avversaria. Al 3’ Moretto per i piemontesi trova la deviazione su corner, Reggiani è bravissimo a opporsi due volte. Non può nulla una dozzina di secondi dopo, quando ancora Moretto riceve libro in area, il suo destro vale il vantaggio azzurro. Vantaggio che potrebbe raddoppiare subito, quando Fazzino incrocia da limite, ancora parata granata.
Moretto però è una furia e trascina l’attacco del Novara: al 6’ il suo cross trova Della Porta libero in area, conclusione potente per il 2 a 0 novarese. Inizio gara nettamente a favore degli azzurri, che nel giro della stessa azione colpiscono palo e traversa, non trovando il tris per centimetri. La Reggiana risponde, grande discesa di Capitello sulla destra, in uscita bassa Bressan chiude lo specchio.
Prima della fine del primo tempo, Fazzino, il numero 10, riceve da limite e scarica in rete un gran destro, ripetendosi un minuto dopo con la decisiva deviazione di Fasano per il 4 a 0 piemontese. I ritmi non si abbassano neppure con un punteggio rotondo, almeno fino a che l’arbitro non fischia la fine della prima frazione.
La ripresa sembra portare in dote lo stesso copione, con i piemontesi proiettati in attacco. Forse troppo, perché un lancio lungo raggiunge perfettamente Campitello, l’11 granata entra in area e scarica un gran sul primo palo, 4 a 1. La Reggiana crede nella rimonta e prova ad alzare il baricentro, conquistando un’ottima punizione appena fuori dall’area: l’esecuzione di Manzini sfiora la traversa e vola alta.
I piemontesi non si scompongono, Ferro in area semina il panico ma il portiere reggino si oppone benissimo. Ferro non si arrende e, cinque minuti dopo, dribbla metà della difesa avversaria e incrocia un imparabile destro rasoterra. 5 a 1. Il numero 14 si ripete sull’azione successiva, questa volta il suo tiro diventa un assist al bacio per Moretto, a cui basta spingere in rete il pallone del sesto gol novarese. È anche l’ultima emozione del match, il triplice fischio dell’arbitro incorona il Novara come campioni della 2a Dream Cup Emiliano Mondonico al termine di una partita in cui non sono mancati gol, emozioni e tantissimo impegno.