“Il momento più alto per l’Atalanta nella sua storia. Per Bergamo, l’occasione straordinaria di andarsi a giocare una competizione così importante con la squadra più titolata e vincente”
. Così Gian Piero Gasperini, senza paura “ma anzi con l’orgoglio di esserci e la voglia di fare bella figura contro i migliori”, sulla Supercoppa Europea da contendere a Varsavia al Real Madrid la vigilia di Ferragosto.
Il tecnico è il capofila di tre mini interviste raccolte dal canale YouTube del club: “Era difficilmente pensabile, solo fino a poco tempo fa, poterci giocare una competizione così”, rimarca il concetto. E dalla sua Ademola Lookman, tre gol su tre il 22 maggio scorso a Dublino per alzare al cielo l’Europa League, guarda all’orizzonte vendendo bianco merengue: “Sono le classiche partite che vuoi giocare fin da bambino e questo momento è finalmente arrivato. C’è un altro titolo da giocarci, ci stiamo preparando maniacalmente – osserva l’attaccante londinese, nazionale nigeriano -. Si tratta di un appuntamento con la storia contro quella che probabilmente è la miglior squadra al mondo: un capitolo entusiasmante e occasione avvincente”.
Infine, parola a Capitan Futuro, ovvero a quello in pectore data l’assenza e comunque il ruolo ormai da riserva di Rafael Toloi. “Un confronto col meglio del meglio, a maggior ragione dopo l’acquisto di Kylian Mpabbé, ma ce lo siamo meritato grazie a una performance eccezionale”, sostiene Marten de Roon, infortunatosi a Roma in Coppa Italia contro la Juventus e quindi ai margini all’Aviva Stadium contro i renani. “La sfida alla squadra migliore al mondo è la ciliegina sulla torta per tutti noi:
affrontare un team di tale grandezza è un valore a sé, l’aspettiamo col fiato sospeso – chiosa l’olandese -. Per il Real abbiamo grande rispetto, oltretutto ci ha battuti due volte su due agli ottavi di Champions League quattro anni fa. Una contesa di assoluto prestigio, ma non dobbiamo metterci addosso troppa pressione e godercela il più possibile. Essere gli sfavoriti ci aiuterà a migliorare: avere gli occhi del mondo su di noi ci consente di poter dimostrare di cosa siamo capaci come squadra”.