“A Ferrara contro tutti quegli ex, su un campo tradizionalmente ostico, l’Atalanta deve ritrovare la fame della scorsa stagione, quella voglia di essere protagonista. E soprattutto dare subito un segnale forte: l’anno scorso dopo 8 giornate eravamo molto indietro, speriamo di cominciare meglio”

. L’appello della vigilia di Gian Piero Gasperini non teme discussioni: l’uomo in panchina vuole riannodare il filo della memoria all’insegna di un atteggiamento vincente.

“Non cancelliamo certo il terzo posto, figlio soprattutto di quella striscia positiva finale di 13 con 9 vittorie e 4 pari, spesso ribaltando le sorti delle partite con la forza della disperazione, vedi il salvataggio sulla linea di Masiello a Napoli – precisa il tecnico nerazzurro -. Ecco, dobbiamo puntare su quell’energia che ci aveva spinto oltre ogni nostra possibilità. L’approccio deve essere per forza aggressivo e determinato fin dall’inizio”.

Il Gasp sembra ricalcare il ritornello di Antonio Percassi, che dalle colonne de L’Eco di Bergamo giovedì aveva predicato umiltà: “L’unica ambizione ora come ora dev’essere la salvezza: 40 punti, se bastano, e poi tutto il resto. Condivido il discorso del presidente dell’umiltà, che non equivale a debolezza ma a forza. In una stagione nuova si riparte da capo. Quel che abbiamo fatto non si cancella: a pari punti ma terzi davanti all’Inter, di un’incollatura davanti al Milan. Gli obiettivi si trovano strada facendo”

Sulla formazione, i ballottaggi rivelano in controluce un giudizio sul mercato: “Noi abbiamo inserito in avanti Muriel, poi Malinovskyi e dietro Skrtel.  Ottimi innesti, ci vorrà tempo per l’inserimento, ma tutta la serie A mi pare più forte. Castagne è infortunato, Ilicic(insieme a Sportiello, NdR) squalificato: ecco, lui un’alternativa in organico non ce l’ha. Può giocare il Papu più avanti; tra le linee Malinovskyi o Pasalic o Freuler. Muriel ha avuto febbre e tonsillite in settimana e parte dalla panchina, Zapata gioca dall’inizio”.

Uno sguardo in casa e uno all’avversario: “Domenica non porto con me Zambataro, Varnier, Reca e Pessina, oltre a Valzania che è fuori da tempo: il mercato aperto è una follia, loro sono in uscita. Barrow viene con noi perché Ilicic non c’è – chiude il Gasp -. Da Petagna a Kurtic passando per Paloschi, la Spal ha in rosa giocatori determinanti per il nostro recente passato, per non parlare di Berisha che ci ha appena salutato. E c’è anche D’Alessandro“.