Per l’attuale capitano l’Empoli è un portafortuna, visto che il primo dei 13 gol nerazzurri fu il matchball di testa del 24 settembre 2015. C’era Edy Reja in panchina: pare preistoria. Intanto Rafael Toloi torna abile e arruolato dopo tre settimane di stop forzato (bicipite femorale destro) e l’Atalanta può consolarsi della doppia indisponibilità De Roon-Muriel, tra lo stesso infortunio e la lavagna del giudice sportivo davanti al colombiano. Nel precedente al “Castellani” della scorsa stagione, il 17 ottobre 2021, da evidenziare la sontuosa doppietta, radente e incrocio sugli scambi rispettivamente con Maehle e lo stesso Ronaldito, di Josip Ilicic nel 4-1 completato da Di Francesco, dall’autogol di Viti e da Duvan Zapata, stavolta in predicato di ritrovare i galloni di prima punta dal kick off. Al ritorno, invece, il ko di corto muso firmato Stulac il 21 maggio scorso a certificare la fine delle avventure in Europa dopo cinque anni filati. Di sicuro, al gong ottobrino, c’è una marcia da riprendere saltando a piè pari la delusione per il primissimo ko stagionale: gli altri ostacoli al mantenimento della zona Champions prima della pausa per i Mondiali si chiamano Napoli, Lecce e Inter, due su tre al Gewiss Stadium ma proprio contro le più forti.
Di là, reduci dal poker sulla gobba sul campo della Juventus, gli azzurri della provincia toscana (+5 sulla zona salvezza alla vigilia della dodicesima) dai quattro ex, al lordo dell’acciaccato (costola) Alberto Grassi: Nicolas Haas sarà probabilmente titolare sulla mezzala destra, Sam Lammers e Nicolò Cambiaghi sembrano abbonati alla panchina. Il tecnico Paolo Zanetti, riempiendo il sesto silenzio della vigilia su dodici del collega Gian Piero Gasperini, sa di non poterla buttare che sullo spirito da provinciale: “Contro una grande squadra che ha saputo modificare il modo di giocare, pur restando molto fisica e aggressiva, non possiamo buttarla sul piano tecnico”. Gli ha fatto eco, a “La Nazione”, l’appena ristabilito Jean-Daniel Akpa Akro: “Siamo forti e possiamo fare risultato contro chiunque, l’importante è crederci. L’Atalanta gioca uomo contro uomo e pressa molto, dovremo correre di più e attaccare gli spazi: non è impossibile”. La cabala è a favore dei bergamaschi, la cui unica partita finora diretta da Giovanni Ayroldi di Molfetta, il fischietto domenicale, ha coinciso col ritorno al successo sul campo della Juve il 27 novembre dell’anno passato. A segno Duvan91, il plurinfortunato rientrato una ventina di minuti con la Lazio che alla casella marcature è fermo al palo.
Empoli, stadio “Carlo Castellani”, domenica 30 ottobre – ore 12.30 (Sky/DAZN)
EMPOLI (4-3-1-2): 13 Vicario; 30 Stojanovic, 6 De Winter, 33 Luperto, 65 Parisi; 32 Haas, 8 Henderson, 25 Bandinelli; 35 Baldanzi; 9 Satriano, 23 Destro. In panchina: 1 Perisan, 22 Ujkani, 4 Walukiewicz, 34 Ismajli, 3 Cacace, 24 Ebuhei, 11 Akpa Akpro, 18 Marin, 20 Degli Innocenti, 21 Fazzini, 10 Bajrami, 14 Pjaca, 28 Cambiaghi, 7 Lammers, 17 Ekong. Allenatore: Paolo Zanetti.
ATALANTA (3-4-1-2): 57 Sportiello; 5 Okoli, 28 Demiral, 19 Djimsiti; 33 Hateboer, 42 Scalvini, 7 Koopmeiners, 21 Zortea; 88 Pasalic; 11 Lookman, 91 Zapata. In panchina: 1 Musso, 31 Rossi, 2 Toloi, 3 Maehle, 22 Ruggeri, 93 Soppy, 13 Ederson, 18 Malinovskyi, 10 Boga, 17 Hojlund. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta (Rocca di Catanzaro, Rossi di Biella; IV Volpi di Arezzo. V.A.R. Guida di Torre Annunziata, A.V.A.R. Nasca di Bari).