Crotone – Atalanta 1-2 (1-2)CROTONE (3-5-2):

Cordaz 7; Magallan 5,5, Marrone 5,5, Luperto 5,5; Pereira 6 (33′ st Rispoli 6), Zanellato 6 (33′ st Siligardi 6), Benali 5, Vulic 6,5, Reca 6,5; Messias 6, Simy 6. A disp.: 16 Festa, 22 Crespi, 3 Cuomo, 5 Golemic, 14 Crociata, 44 Petriccione, 95 Henrique, 20 Rojas. All.: Giovanni Stroppa 6.
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello 6; Toloi 5,5, Romero 6 (28′ st Palomino 6), Djimsiti 6; Hateboer 6 (23′ st Sutalo 6,5), Gomez (cap.) 6,5 (1′ st Ilicic 5,5), Freuler 7,5, Mojica 5,5; Malinovskyi 7 (44′ st Pessina sv), Pasalic 6,5; Muriel 7,5 (1′ st D. Zapata 5,5). A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 27 Depaoli, 40 Ruggeri, 59 Miranchuk, 79 Diallo, 7 Lammers. All.: Gian Piero Gasperini 6.
Arbitro: Dionisi di L’Aquila 6 (Di Vuolo di Castellammare di Stabia, Tardino di Milano; IV Marini di Roma 1. Var Di Paolo di Avezzano, AVar Fiorito di Salerno).
RETI: 26′ e 38′ pt Muriel (A), 40′ pt Simy (C).
Note: ammoniti Hateboer, Marrone, Toloi e Romero per gioco scorretto, Stroppa (65′) per proteste. Espulso Macrì (team manager Crotone) al 27′ st per intemperanze. Tiri totali 6-19, nello specchio 2-6, respinti 2-2, parati 1-4. Corner 1-3, recupero 1′ e 4′.

Crotone – Il Papu mediano a due per metà del primo tempo, l’unico giocato, un Luis Muriel bocca da fuoco solitaria quanto implacabile e pazienza per la solita amnesia che rischiava di riaprirla. Ma piove come la grandine, sotto il sole dello “Scida”, il doppio infortunio Hateboer-Romero. A Crotone l’Atalanta torna a vedere la luce in quota bottini pieni con una sgambata dai segnali contradditori in vista dell’ospitata di Champions al Liverpool per sognare il sorpasso in vetta al girone D. Il mini-turnover dopo il 2-2 con l’Ajax lascia in panchina fino alla pausa Ilicic e Zapata, sotto la sufficienza da cambi in corsa, con Gosens (polpaccio) rimasto giù dal charter e a rischio per martedì 3 novembre, quando mancheranno anche De Roon e i summenzionati. Roba che Depaoli deve giocare per forza quantomeno in corsia, senza cambi in più ruoli, visto che Sutalo fino a gennaio non può essere inserito nella lista Uefa ed esiste un minimo rischio per la contusione al ginocchio di Toloi nel finale.
L’eroe-risolutore di giornata, che al 5′ allarga troppo il diagonale sulla verticale dell’oriundo del Mato Grosso, chiamato alla rifinitura da Hateboer, attizza subito i primi focherelli. E non è solo un botta e risposta col discesista mancino Reca, ex superstite di turno causa squalifica di Cigarini e Covid di Molina, incapace di regalare la mira (7′) al radente dal limite un po’ ciabattato, perché lo stesso Ronaldito il giro di lancetta dopo si mangia il possibile vantaggio oltre il dischetto, servito comodo dal filtrante dell’accentrato Malinovskyi ma ipnotizzato da Cordaz che si salva in corner. I varchi restano comunque chiusi e per la successiva mezza occasione serve aspettare fino al 22′, quando l’ucraino trova il colombiano stavolta verso sinistra e Marrone è costretto a stopparlo in fallo di fondo. Nemmeno due minutini e il capitano argentino, ormai scambiatosi di posizione con Pasalic, scalato in mediana, imbecca Hateboer, che difetta nel controllo allungando poi la scarpa sul portiere di casa. Al terzo tentativo l’unica punta nerazzurra a pelo d’erba si gira sul destro eludendo Luperto, sulla terza imbeccata di fila del trequartista ex Genk, evitando all’estremo pitagorico anche la fatica del tuffo sul legno di competenza.
Ricomincia la piacevole solfa della Dea pimpante di sempre, anche se la concretezza non è proprio a cento. 28′: Malinovsky da Pasalic, a lato del primo palo. 31′: Gomez davanti all’area piccola si gira sul sinistro e non punisce lo svarione di Marrone su palla bassa di Mojica dall’out mancino centrando il numero 1, oppostosi a corpo morto. Arriva il momento del Luis-bis, prove generali col piede debole contro quello di Cordaz dietro infilata del bonaerense per poi imbracciare la doppietta da cacciatore del gol per impallinare rasoterra, grazie anche al borseggio di Freuler sul maldestro Benali. Mica è imbustata ‘sta pratica, se è vero che Toloi si impappina sulla percussione di Vulic a una cinquina abbondante dall’intervallo e Simy è smarcato per il piattone. Nelle ripresa si affacciano San Giuseppe e il Toro di Cali, il primo a sfiorare il tris sbattendo sull’assistman del dimezzamento dello score altrui dopo il gran servizietto di Ruslan. Siamo al 6′, in precedenza pallonessa di Messias per Simy cui viene sbandierato l’offside solo sull’uscita di Sportiello. Al decimo quasi secco manovrona da sinistra a destra Freuler-Ilicic-Zapata con apertura di Malinovskyi per il diagonale di Hateboer calciato malamente, forse perché voleva essere un assist per lo sloveno. Poco prima, ripartenza di Messias condita dall’improbabile pallonetto a scavalcare la vetrata della curva.
Al 18′ il guardia-pali atalantino scampa alla disoccupazione inginocchiandosi sul piazzato loffio di Vulic e al 19′ al pericolo del possibile pari, quando Mojica lo serve all’indietro senza avvedersi di Messias, che evitato il portiere ormai a terra trovando però il recupero decisivo di Freuler. Al 22′ Malinovskyi gira fuori di testa sull’ammollo dell’olandese a destra, che poi ha un risentimento alla coscia destra e deve lasciare il posto a Sutalo. Nemmeno Malinovskyi riesce a sigillare il risultato, al 27′, tirando addosso a Cordaz senza sfruttare il lancio al contagiri di Ilicic, mentre si fa male anche El Cuti (adduttore sinistro) che deve essere sostituito da Palomino. Via alla sagra degli errori, che per fortuna non costa cara. Il fantasista col 72 sulle spalle non trova il sette (29′) dopo la virata sulla destra del fronte offensivo, Simy (35′) aggancia male il cross basso del polacco dal volto amico – rinvia Djimsiti – dopo l’uno-due con Siligardi, Zapatone alle stelle ricevendo da Malinovskyi (37′) e fuori di cabezazo (38′) su traversone del solito noto (spostato verso sinistra), Freuler svirgola il mancino (39′) su cross dal fondo del colombiano, che poi apre troppo l’interno piede su invito di Malinovskyi, Toloi calcia fuori (41′) imbeccato da Ilicic e infine Mojica (da Pessina) non inquadra lo specchio al 2′ di recupero.
Simone Fornoni