L’Atalanta di Giampiero Gasperini continua a correre sulle ali dell’entusiasmo verso l’obiettivo Champions League. La Dea, dopo aver battuto la Juventus raggiungendo la diciannovesima vittoria in campionato, ha agguantato il terzo posto scavalcando proprio i bianconeri e posizionandosi meglio negli scontri diretti, in caso di arrivo a pari punti il 23 maggio.
Il cammino è ancora molto lungo ma la squadra di Bergamo, insieme ad Inter e Milan – come confermano i pronostici sulla Serie A – è la principale indiziata per la conquista della posizione utile per accedere alla prossima Champions League. Tra il 3-4-1-2 e il 4-2-3-1, adesso l’Atalanta ha a disposizione ben due moduli vincenti per affrontare le ultime gare di A, con una grande carica emotiva derivata dalla vittoria contro la Juve dopo vent’anni di insuccessi in campionato. Un morale che la banda di Gasp dovrà tenere alto per tutto il prossimo mese, con le sfide decisive il 19 maggio, finale di Coppa, e il 23 maggio, ultima di campionato contro il Milan.
L’uomo in più
Uno dei punti di forza delle ultime settimane dell’Atalanta di Gasperini è Ruslan Malinovskyi. Il forte trequartista con il gol rifilato allo scadere alla Juventus porta il suo bottino a 5 assist e 2 gol nelle ultime quattro giornate di Serie A. Numeri da sommare alle 2 realizzazioni e ai 3 assist delle precedenti 25 giornate. Un bottino collezionato dal centrocampista ucraino, che ha permesso alla “sua” Atalanta di scavalcare proprio i bianconeri e imporsi, ancora una volta, come terza forza del campionato. Questa striscia è iniziata alla 25^ giornata con la rete contro il Verona, prima di quella di oggi contro gli uomini di Pirlo, ed è stata impreziosita da 2 passaggi vincenti in altrettante gare consecutive contro Udinese e Fiorentina.
Malinovskyi sta sostituendo alla grande il Papu Gomez, passato non senza polemiche al Siviglia. L’ucraino ha iniziato un percorso di crescita otto anni fa, quando ha lasciato l’U19 dello Shakhtar Donetsk, che allora giocava in terza divisione ucraina, per scalare le categorie: prima il Sevastopol, quindi lo Zorja in Prima Lega, con cui ha anche giocato per la prima volta in Europa League. Poi, il biglietto per il Belgio nel 2016. E dopo le belle stagioni al Genk, con cui ha collezionato 30 gol e 32 assist in 135 partite ufficiali, nel 2019 la chiamata dall’Italia: Roma, Sampdoria o Atalanta. Malinovskyi alla fine ha scelto Bergamo e Gasperini.
Nella prima stagione a Bergamo convinse tutti già dalla prima amichevole contro il Norwich. Schierato quasi sempre da trequartista, nella scorsa annata ha collezionato 8 gol e 5 assist in 34 partite di campionato, completandone tuttavia per intero solo tre di esse.
In queste ultime giornate il suo ruolo è cambiato, spostandosi spesso verso l’out destro. Una posizione in campo che ne esalta maggiormente tanto le doti atletiche, quanto quelle tecniche, grazie al suo sinistro potente ma allo stesso tempo raffinato. I già citati 5 assist e 2 gol, più di quelli messi insieme in tutte le precedenti 25 partite di questa stagione, ne sono la dimostrazione.
La sorpresa Matteo Pessina
L’altro grande protagonista di questa annata meravigliosa in casa Atalanta è Matteo Pessina. Nelle sue 52 presenze atalantine comprensive della stagione d’esordio ovvero la 2018-2019, infatti, il mancino cresciuto in serie C, pardon in Lega Pro, segnandone ben nove al primo colpo, ne ha finora trascorse ben 19 da subentrato. Aiutandosi a diventare un tuttofare e un’arma tattica proibita fin dalle qualificazioni di Europa League finite tristemente ai rigori di Copenaghen, quando in attesa di Josip Ilicic c’era una casella dietro l’attacco da riempire. 3-4-1-2 o 4-2-3-1, dall’inizio o in corsa come contro la Juventus, il buon Matteo sa il fatto suo. Tanto che lo vogliono tutte le big, in primis il Milan, detentore dei diritti di rivendita dall’ammontare e dalle percentuali misteriose dopo averlo usato come contropartita tecnica nel 2017 per avere Andrea Conti.
Luis Muriel
Si scrive Atalanta, si legge Luis Muriel. Soprattutto quando il colombiano decide di fare il fenomeno e segna i suoi gol impossibili. Il 2020/21 è infatti la sua annata migliore della carriera: a 30 anni Lucho, come lo chiamano i compagni dell’Atalanta, ha trovato la serenità giusta per prendersi meno pause possibile dalle gare. A testimoniarlo sono i numeri: 22 gol segnati in stagione, di cui 18 in campionato, con ben nove assist. Si è parlato molto dell’interesse dell’Inter per il classe ’91, che invece rappresenta un vero e proprio rimpianto per il Milan, visto che nel gennaio 2019, in uscita dal Siviglia, era stato a un passo dai rossoneri prima di trasferirsi alla Fiorentina, cui aveva dato la sua parola.