“Spero che il signor Makkelie non conceda il bis”
. Firmato Giorgio Gori. Nemmeno al sindaco di Bergamo è andata giù l’espulsione di Remo Freuler da parte del tedesco Tobias Stieler (il signor Danny di stasera, invece, è dei Paesi Bassi, come Marten de Roon e l’infortunato Hans Hateboer) per una spintarella al match winner Ferland Mendy dopo poco più di 17 minuti lo scorso 24 febbraio, nell’andata degli ottavi di finale col Real Madrid: “Una decisione incomprensibile, sarò un ingenuo ma vengono cattivi pensieri”, il succo della sua intervista alla Gazzetta dello Sport pubblicata la mattinata del grande giorno dei nerazzurri a Valdebebas.
Il primo cittadino ha parlato di Champions League e della Dea a tutto tondo: “Giocarsela con Ajax, Liverpool e adesso Real non è normale, è un privilegio. La squadra ha la leggerezza e la tranquillità di chi sa di aver già fatto più di quanto ci si aspettasse – il Gori-pensiero -. La strategia ideale è segnare nel primo tempo e poi giocare una partita anche difensiva. Anche se avesse tenuto lo 0-0 all’andata, l’Atalanta un gol in trasferta avrebbe dovuto comunque farlo”.
Più interessante, in ottica tifosi, la previsione sulla riapertura degli stadi: “Se devo dar credito al generale Vincenzo Figliuolo, il commissario per l’emergenza Covid, sulla campagna di vaccinazioni entro l’estate, a settembre-ottobre la speranza è di ritrovare il Gewiss Stadium col pubblico. Anche in Curva Sud”. Ovvero quella oggetto della terza e ultima tranche di lavori di restyling. I due eroi della mission impossible dell’Estadio “Alfredo Di Stefano”? “Luis Muriel e Cristian Romero – conclude il sindaco -. In passato m’ero invaghito così di un difensore forse solo con Franco Baresi“. Quando Gori era milanista…