Lo sai che l’esercizio fisico ha un impatto positivo anche sul tuo cervello?
No, non si tratta di uscire a fare una passeggiata (anche questa non fa male però).
L’allenamento regolare, specialmente “cardio” CAMBIA IN MEGLIO IL CERVELLO!
La ricerca scientifica ci ha già ripetutamente dimostrato che il cervello è un organo molto plastico.
Ogni giorno, non solo si formano nuove connessioni neuronali, ma si generano nuove cellule in aree importanti del cervello.
Una di queste è l’IPPOCAMPO, ovvero quell’area del cervello reputata all’apprendimento e alla memoria, ma utile anche a regolare le emozioni negative.
Una molecola chiamata BDNF (Fattore Neurotrofico Cerebrale) aiuta il cervello a produrre nuovi neuroni: in presenza di esercizio fisico intenso, i livelli di BDNF aumentano in modo importante.
Variare esercizi aerobici a esercizi di “interval training” in modo costante nel tempo, può addirittura influire a livello genetico, portando a cambiamenti anche nelle funzioni neuronali.
Se invece si preferisce un esercizio di intensità più moderata (camminata, per esempio), si possono comunque ottenere effetti anti-infiammatori, aiutando il sistema immunitario a regolarsi contro infiammazioni eccessive.
Evidenze scientifiche si sono riscontrate anche in merito agli effetti positivi “regalati” – grazie all’esercizio fisico – da due neurotrasmettitori come dopamina e endorfine, coinvolte nel buon umore e nella motivazione.
Quando manifestiamo segnali di ansia e depressione, la ricerca scientifica ha potuto verificare che l’esercizio fisico ha moderati effetti positivi nel ridurre tali sintomi.
In particolare si riescono a ridurre: fiato corto, palpitazioni e compressione pettorale, proprio grazie agli esercizi ad elevata intensità (fatti regolarmente).
Attenzione! Io non sono un medico: qui parlo di prevenzione e di ricerca scientifica, non di cure; non ne avrei titoli e suggerisco – prima di prendere qualunque iniziativa – di affidarsi al parere di un medico.
L’attività fisica, con i suoi risultati in termini di livello di forma ed energia, può contribuire a migliorare l’autostima e l’immagine di sé.
Ok Max, ma secondo te come faccio per fare esercizio fisico con le giornate che mi ritrovo ad affrontare?
A maggior ragione in questo periodo, in cui non si può girare molto e le palestre sono purtroppo chiuse?
Domande che hanno senso, non discuto. Se segui il mio podcast PILLOLE DI COACHING, sai che tengo particolarmente a suggerire soluzioni semplici e alla portata di chiunque.
In questo caso, secondo la mia esperienza, la soluzione migliore è fatta di pochi passi:
1. Scegli una o due attività che ti piacciono davvero, per alternarle: corsa, camminata, ballo, bici, corda. Devono essere semplici, con poca o nessuna attrezzatura; l’importante è che aiutino a far salire il battito cardiaco;
2. Crea un gruppo di pari, fatto di persone positive come te, per motivarsi reciprocamente, anche solo tramite chat;
3. Procedi sempre per piccoli passi: è il concetto del MARGINAL GAIN (ne ho parlato qui. Su Bergamo & Sport in un altro articolo) per cui è meglio non forzare e prendere soddisfazione da piccoli ma costanti progressi;
4. Prova a unire più attività. Un esempio? Mentre telefoni, cammina. Un altro? Invece che stare seduto/a davanti al pc, lavora in piedi;
5. Fai molta attenzione all’alimentazione. Se l’attività fisica è fatta in modo corretto, assumere calorie in eccesso non aiuta a migliorare il proprio stato di forma.
Vivere con limitate possibilità di movimento può indurre alla sedentarietà: se però pensiamo ai benefici che l’attività fisica può offrire al cervello, oltre che al corpo, allora abbiamo motivi in più per darci da fare.
Se in una situazione normale è già molto importante, in un momento così impegnativo come quello che stiamo affrontando a maggior ragione è fondamentale evitare di trascurare il nostro organismo.
Come abbiamo visto, l’attività fisica ci fa star bene e contribuisce anche al nostro buon umore: ne abbiamo sempre più bisogno!
E tu, cosa fai per la tua forma fisica? Sei consapevole che generi conseguenze positive anche per il cervello?
Raccontamelo nei commenti…
Massimiliano Bravin