Oggi continuo e concludo il racconto sulle lezioni ricevute dal mitico Sandro Gamba durante il mio primo Coaching: si parla di Squadra.
Coach Gamba parlava con la luce negli occhi, il suo carisma era davvero qualcosa di pazzesco: la parola squadra evocava in lui molto più che un team di persone.
Faccio fatica a trasmetterti con le parole tutte le sensazioni che ci trasmetteva, ma ci provo.
Innanzitutto una squadra va saputa costruire: la selezione iniziale è importantissima e si deve tener conto dei talenti potenziali sia per valori tecnici che umani.
Vanno poi stabilite delle regole, uguali per tutti e – soprattutto – che aiutino ad elevare il grado di concentrazione. Perché la disciplina aiuta a FARE LE COSE GIUSTE AL MOMENTO GIUSTO E BENE!
Naturalmente si devono stabilire dei traguardi, sia personali che di squadra, a cui abbinare dei premi: bisogna sempre premiare chi lavora bene. Sembra banale, ma non è poi così scontato: nella vita se fai bene hai fatto il tuo dovere e se sbagli la devi pagare, ma non è così che funziona e non è così che si ottengono grandi risultati o si costruiscono grandi squadre!
Anche il Management deve avere delle qualità importanti, che siano funzionali all’attività della squadra:
1. Deve saper amministrare bene le persone, con equilibrio
2. Deve essere in grado di gestire i conflitti, magari avendo le qualità e l’esperienza per riuscire ad anticipare il contrasto in modo da arginarlo
3. Si organizza per fare in modo che in tutto il team le persone possano costantemente aumentare le proprie competenze e superare i limiti
4. Non cerca Peak Performance ma CONTINUITÀ AD ALTO LIVELLO
5. Contribuisce a creare identità di squadra e senso di appartenenza
Insomma, in una squadra – secondo Coach Gamba – quello che conta davvero è la qualità del lavoro d’insieme, perché “una squadra campione batte sempre un gruppo di campioni”!
Questi insegnamenti, resi semplici dalla qualità e dal carisma di chi me li ha trasmessi, sono alla base dei risultati di ogni squadra vincente.
Con l’esperienza ho potuto però constatare che non sono poi così facili da mettere in pratica perché ci si lascia spesso influenzare da molte variabili, spesso esterne al gruppo.
E il segreto è proprio qui: cosa fare per evitarle? L’atteggiamento mentale fa sempre la differenza.
Come va con la tua squadra? Raccontamelo nei commenti!
Massimiliano Bravin