Attitudine, atteggiamento ed ego zero
sono i tre ingredienti più importanti in assoluto per portare una squadra (sportiva o un team di lavoro) al successo.
Tempo fa ho potuto assistere a una conferenza tenuta dal preparatore mentale delle Frecce Tricolore (nientemeno!).
Per chi fa il mio mestiere, si è trattato di una ghiotta opportunità per imparare da chi lavora con una delle eccellenze italiane che più ci danno lustro nel Mondo.
E’ stato un grande stimolo a riflettere su alcuni concetti, e voglio condividere qui alcune di quelle riflessioni:
1) Attitudine: Disposizione innata per certe attività. E’ – in pratica – il talento che emerge, il potenziale di una persona. L’essere naturalmente “portati” a fare qualcosa che riesce meglio (rispetto alla media). Per esempio: Leo Messi (devo dire altro?)
2) Atteggiamento: Comportamento assunto in una determinata circostanza nei riguardi di altre persone, fatti, dottrine, problemi. Praticamente si tratta dello stato d’animo con cui affronti fatti e persone, e influisce pazzescamente sulle conseguenze, infatti:
a. determina l’approccio alla vita
b. determina le relazioni con le persone
c. fa differenza tra successo e fallimento
d. risolve o ingrandisce i problemi
e. crea punti di vista differenti
3) Ego Zero: questa espressione l’ho letteralmente rubata proprio al preparatore mentale (Mental coach) delle Frecce Tricolore. In pratica si tratta di una forma mentis per la quale il tuo ego si annulla completamente a favore dell’ego della squadra, si fonde con questo insieme a quello di tutti i componenti della squadra stessa.
Far parte di una squadra, che sia nello sport o in un ambiente lavorativo, vuol dire condividere obiettivi comuni, che nascono da sogni o bisogni, e che devono essere correttamente programmati per essere realizzati.
Ma la programmazione da sola non è garanzia di successo: attitudine, atteggiamento ed ego zero sono gli ingredienti segreti-ma-non-troppo della ricetta.
Secondo John C. Maxwell (uno che di leadership ne sa giusto qualcosina), si può creare uno schema per valutare i risultati in base al rapporto tra talento e atteggiamento; eccolo:
Grande talento + Pessimo atteggiamento = Cattiva squadra
Grande talento + Brutto atteggiamento = Squadra nella media
Grande talento + Medio atteggiamento = Buona squadra
Grande talento + Buon atteggiamento = Grande squadra
Senza talento la strada è piuttosto complicata perché serve una enorme applicazione; ma senza il giusto atteggiamento il fallimento è garantito!
Il buon atteggiamento può sopperire alla mancanza di talento; pensa alla nazionale italiana di calcio dei mondiali del 1982: non aveva certo il talento di Argentina e Brasile, ma li ha battuti!
Un buon atteggiamento nasce dalla dedizione completa alla causa e agli obiettivi della squadra; in questo caso, l’elemento ego zero prevale in ognuno dei componenti, anche quelli più esuberanti o di maggior talento.
Si genera così la giusta FIDUCIA: realistica, costruttiva, prudente ma che apre la strada a quel CORAGGIO che serve per spingersi al limite (perché così poi la squadra lo supera).
Quindi: il successo (participio passato del verbo succedere = esito favorevole di un’attività) di una squadra non può essere mai casuale; è sempre il risultato di un giusto mix tra talento e duro lavoro, conditi da una buona dose di ego zero.
E’ di questo ingrediente che si sente sempre troppo la mancanza…
Massimiliano Bravin
www.massimilianobravin.com