Filippo Giordano
, Responsabile del Settore Giovanile del Mapello, è intervenuto per commentare la situazione di stallo del calcio dilettantistico bergamasco, costretto ai box da un’emergenza sanitaria che, ormai da dieci mesi, tiene in scacco la quotidianità di ognuno di noi. Il nodo della questione è la reale incidenza che gli sport di contatto possono avere a livello di trasmissione del virus: “Parlo di opinione strettamente personale, ma ritengo di avere l’approvazione da parte di quasi tutta la società, lo sport può avere solo effetti positivi sulla lotta al Covid, soprattutto se, come nel caso del calcio, si svolge all’aperto. Sembra una banalità, ma è risaputo che più si sta all’aria aperta e più si favorisce la produzione di nuovi anticorpi”. Fanno discutere in tal senso le mosse di un governo chiamato a gestire una situazione delicatissima: “Io non ho le competenze per dire se le scelte del governo sono state corrette ma credo che la situazione sia a marzo/aprile che adesso nell’ultimo mese sia stata e sia problematica. Credo che nessuno abbia la bacchetta magica per dire cosa sia giusto fare o non fare, vista la situazione a livello globale e viste le ancora scarse informazioni esistenti sul virus, quindi non mi sento di condannare nessuna delle persone che hanno avuto l’onere di assumere delle decisioni difficili. Certo l’aver speso parecchi quattrini per mettere tutto in sicurezza ed accorgersi che non è sufficiente è quantomeno frustrante”.
Michael Di Chiaro
L’INTERVISTA COMPLETA SUL NUMERO DI BERGAMO&SPORT IN EDICOLA LUNEDI’ 30 NOVEMBRE