LIVERPOOL

– Nella notte più buia per il gioco del calcio l’Atalanta accende le stelle e la luna sbancando l’inviolabile, ma adesso non più, Anfield. 2-0 con i campioni del mondo che non hanno quasi mai tirato in porta, infatti Gollini in pagella è senza voto. E contro i Reds. Insomma della serie “cose mai viste prima” nella storia calcistica dei nerazzurri. L’Atalanta ha vinto perché è tornata ad essere l’Atalanta e perché i suoi due campioni, Ilicic e Gomez, non hanno fallito una partita decisiva per il futuro in Champions. Non un errore, nemmeno una sbavatura, anzi la perfezione di una partita di calcio. Ha ragione, ancora una volta, Gasperini e i meriti suoi sono immensi, perché ha presentato uno schieramento sorprendente per noi umani, che ha accartocciato la squadra di Klopp prima giocando senza centravanti di ruolo ma con due punte di movimento e poi due linee molto ben organizzate, corte, veloci, palla a terra con efficacia. Non c’è niente da fare quando nell’Atalanta i due laterali si sublimano: la squadra diventa imbattibile ed infatti Gosens è stato mostruoso, anche per il gol, ed Hateboer non è stato da meno, assist di testa per il 2-0, ma ovviamente non solo loro, tutti gli altri. E’ vero, il Liverpool non era in campo con la formazione migliore, soprattutto in difesa, ma non sminuisce affatto la prestazione dei nerazzurri sempre pronti a chiudere gli spazi, soprattutto a ripartire con le incursioni di tre-quattro giocatori difensori compresi. De Roon, Pessina e Freuler non solo hanno annientato Wijnaldum, Jones e Milner ma hanno rovesciato in avanti azioni d’offesa. Il Liverpool non è mai riuscito a sviluppare il suo gioco veloce, rapido e micidiale nell’area avversaria, anzi erano, appunto, gli atalantini a sviluppare il gioco e in attacco non concedevano punti di riferimento perché Gomez largo a sinistro combinava alla perfezione con Gosens e dall’altra parte c’era Ilicic che con i suoi ghirigori, stavolta efficaci, costringeva la difesa dei Reds ad aprirsi. Il primo tempo non è stato perfetto solo perché è mancato il gol che sarebbe stato strameritato, infatti Allison, oltre ad una gran parata su un sinistro di Gosens, è sempre stato in tensione perché Ilicic e Gomez erano sempre pronti a creargli grattacapi mentre dall’altra parte Gollini ammirava le chiusure e gli anticipi diciamo pure fenomenali del trio Romero, Djimsiti e Toloi nei confronti di Origi, Mane e Salah, pallide copie di quel che rappresentano di solito in fase offensiva. Ma dopo la batosta di Bergamo il popolo atalantino era contento dello zero a zero. Poi il sorprendente secondo tempo, il tempo è scorso veloce fino alla doppietta in meno di cinque minuti: prima un lancio al bacio di Gomez per Ilicic che si catapulta in rete sorprendendo Allison, poi ancora il Papu con un cross millimetrico per Hateboer che, di testa, regala il pallone a Gosens, lesto a realizzare il 2-0. Allora un infuriato Klopp ne cambia addirittura cambio. Ma Diogo Jota, Firmino, Fabinho e Robertson non hanno giocato in modo diverso dai compagni che hanno sostituito e così è finita con grande merito 2-0. Il sogno continua.
Giacomo Mayer