E’ con grande dolore e tristezza che tutta la redazione di Bergamo & Sport si stringe attorno alla famiglia di Albino Maffioletti, mister e figura storica del calcio dilettantistico, venuto a mancare nella giornata di oggi. Il tecnico bergamasco, 59 anni, originario di Treviolo ma residente ad Albano, ha raggiunto l’apice della sua carriera proprio ad Albano, autore con la sua squadra di un doppio salto dalla Promozione alla Serie D, per poi sedersi sulle panchine di Trealbe, Calcinatese fino alla lunga storia d’amore con la Cisanese, anche qui portando la squadra del presidente Regazzoni dalla Prima categoria all’Eccellenza. Poi Sarnico, Casazza e Mapello. Da giocatore, fu un grande centravanti-goleador, con le maglie, tra le altre, di Verdello e Ponte San Pietro. “Di Albino mi resta un grandissimo ricordo – ci racconta Claudio Cambianica, presidente del Casazza –, insieme abbiamo vinto una Coppa Italia e abbiamo vissuto una stagione indimenticabile, quella del 2017, anno in cui siamo approdati in Eccellenza. Era un signore, nel vero senso della parola. Di lui non si poteva dire altrimenti. Una persona davvero perbene, un uomo garbato, molto intelligente, mai sopra le righe. Una persona vera, di quelle difficili da trovare. Mi mancherà molto”. Malato da tempo, aveva lasciato il mondo del calcio giocato dopo l’esperienza sulla panchina del Mapello, per giocare, come l’aveva definita lui “la sua partita più importante”.