Manca un mese esatto all’evento politico dell’anno! Il 3 novembre è il giorno delle elezioni presidenziali americane, i mercati finanziari da settimane si stanno preparando e quest’ultimo mese lo vivranno in fibrillazione.
La positività al Covid-19 del presidente Trump e della First Lady Melania sono notizia di ieri mattina, lo sfidante Biden e la consorte invece sono risultati negativi al tampone. Chissà se questo pregiudicherà, e come, la campagna elettorale in questo ultimo mese. Un confronto che questa settimana ha vissuto sul primo ‘scontro’ televisivo tra i due ultra settantenni che non ha portato, a seconda degli esperti, nessun vantaggio ai candidati ma ha messo in mostra solo il livore reciproco. Mi ha colpito una affermazione di un analista politico che ha detto “non ha vinto nessuno dei due sfidanti ma di sicuro hanno perso gli Stati Uniti”
Questo perché vi è stato uno scambio di accuse sulle vite private ma non sono stati toccati, se non di striscio, i temi centrali della vita americana. Provo oggi a scriverti quali sono le principali differenze tra i due candidati, come la vittoria di uno o dell’altro inciderà sui mercati finanziari e quindi come preparare il proprio portafoglio di investimenti ai prossimi mesi.
Confrontando i programmi elettorali di Repubblicani (Trump) e Democratici (Biden), vi sono tre aree di “accordo”, ovvero punti in comune tra i due partiti, e quattro di disaccordo.
Alcune questioni critiche che stanno affrontando gli Stati Uniti, ad esempio la disuguaglianza dei redditi e l’aumento dei costi sanitari, hanno raggiunto un punto di svolta e pertanto sia Democratici che Repubblicani stanno proponendo soluzioni che solo pochi anni fa sarebbero state politicamente insostenibili.
Le uniche domande sono quanto rapidamente avverranno tali cambiamenti politici, se saranno radicali o incrementali e come influenzeranno l’economia e i mercati statunitensi.
Innanzitutto ecco le implicazioni per gli investimenti.
Azioni. I mercati continuerebbero a beneficiare di tassi bassi, anche se ci si aspettano periodi di estrema volatilità. I titoli orientati alla crescita sono particolarmente interessanti con tassi ai minimi storici.
Con Biden i settori beneficiati includono operatori sanitari, aziende incentrate sull’ambiente (solare, eolica, elettrica, ecc.), distributori discount e piccole aziende tecnologiche.
Un nuovo governo Trump favorirebbe probabilmente i settori farmaceutici, tecnologici e manifatturieri con sede negli Stati Uniti.
Obbligazioni. È probabile che i rendimenti dei buoni del Tesoro decennali statunitensi rimangano nell’intervallo compreso tra lo 0,5% e l’1,5%, tranne che nel caso di una Amministrazione Biden e contemporanea conquista Democratica del Senato: potrebbero salire dall’1,5% al 2%, poiché Biden troverebbe più facile far avanzare la propria agenda politica, incentivando potenzialmente la crescita economica degli Stati Uniti nel processo.
Le aree di accordo tra i programmi politici dei due partiti sono:
Ripresa economica dal COVID. A seconda degli sviluppi della pandemia, potrebbero essere previsti ulteriori progetti di stimolo, insieme ad altre misure di stimolo fiscale e monetario, e, con un’altra ondata di Covid, approcci non convenzionali.
Tensioni commerciali USA-Cina. Non scomparirebbero sotto Biden: un crescente consenso bipartisan vede un rapporto di tensione tra USA e Cina che plasmerà le decisioni di politica commerciale ed estera.
Normative tecnologiche. Con entrambi i candidati aumenterebbero la prospettiva di azioni antitrust, normative più severe e una maggiore supervisione nei settori della tutela della privacy e della soppressione delle opinioni politiche.
Ecco invece le aree di disaccordo:
Politica fiscale. La tassazione è senza dubbio la più grande fonte di disaccordo, con i Democratici che propongono maggiori imposte sul reddito per le società e i ricchi, oltre a un aumento delle imposte sui redditi da capitale, e i Repubblicani che sostengono tagli fiscali più profondi.
Istruzione. Un governo di destra favorirebbe le iniziative di scelta scolastica e ridurrebbe l’influenza dei sindacati degli insegnanti, mentre un governo di sinistra perseguirebbe probabilmente maggiori investimenti nelle scuole pubbliche, nello sviluppo della prima infanzia e nella riduzione del debito degli studenti.
Immigrazione. Se i Democratici conquisteranno Casa Bianca e Senato potrebbe esserci un percorso più agevolato per la cittadinanza per circa 11 milioni di immigrati senza documenti che vivono negli Usa e protezioni estese per i richiedenti asilo. Un’amministrazione repubblicana probabilmente continuerebbe ad aumentare la sicurezza alle frontiere e a limitare l’immigrazione a basso reddito.
Nelle ultime ore Trump è stato trasferito al Walter Reed, ospedale militare d’eccellenza.
Cosa succede? La situazione si fa critica? O abile strategia architettata dallo staff presidenziale?
Pensando al lieto fine (la guarigione del Presidente) vien facile pensare che questa sia una delle tante invenzioni di Trump per arrivare ad un risultato. Con un Presidente degente in ospedale chi avrebbe il coraggio di attaccarlo come invece è accaduto nell’ultima settimana sia sui giornali che in televisione? Un Presidente che guida il paese più potente del mondo dal letto di un ospedale, e lo fa con grande sicurezza, quale immagine migliore per la sua politica col motto ‘America First’? Quale cittadino non lo voterebbe?
Nelle prossime settimane sui mercati ci sarà parecchia volatilità, quello che più conta è mantenere la barra dritta verso l’obiettivo che ci si è posti perché come abbiamo visto e vissuto nei mesi scorsi le discese dei listini sono sempre seguite da riprese altrettanto importanti.
Buon fine settimana.
Simone Pontiggia
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