Si rende noto il contenuto della missiva inoltrata per competenza alla Lega Nazionale Dilettanti, nella quale il Comitato Regionale Lombardia ha formulato, sulla base anche del confronto con le proprie affiliate, osservazioni e richieste di chiarimento in merito alle disposizioni previste dal Protocollo per l’attività dilettantistica e giovanile varato dalla FIGC d’intesa con l’Ufficio Sport del Governo, al fine di trovare riscontro alle questioni più impattanti sull’organizzazione societaria e per garantire un’effettiva ripartenza di tutta l’attività.
Contemporaneamente, il CRL ha preso contatto con la Regione Lombardia chiedendo la fissazione di un incontro finalizzato a chiarire la disciplina che verrà adottata dalle ATS lombarde nel malaugurato caso in cui si verifichino casi di positività al virus COVID19 fra i tesserati di società. “Vogliamo capire che cosa le singole ATS disporrebbero in caso di contagi – aggiunge il presidente Barettiauspicando che i provvedimenti conseguenti all’eventuale positività di un tesserato non portino al “blocco” dell’intera squadra. Attendiamo risposte nell’incontro che si terrà a breve”.

Di seguito il testo delle note elaborate dal CRL.
“Richiesta di chiarimenti in merito alle indicazioni generali emanate dalla FIGC per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile”
Dopo aver letto attentamente le indicazioni generali emanate, con la massima attenzione della salute di ogni tesserato e la comprensione che essendo ancora in piena pandemia le nostre società dilettantistiche dovranno necessariamente essere chiamate ad un impegno straordinario per assicurare il pieno rispetto di un protocollo attuativo efficace, sicuro e rigoroso, riteniamo necessario e opportuno per le nostre società, sottoporre alla vostra attenzione una serie di domande, osservazioni e considerazioni al fine di dare Il massimo della chiarezza possibile a chi dovrà attivare le procedure.
Non possiamo tralasciare infatti che le nostre società dilettantistiche spesso si trovano a dover organizzare le proprie attività per 200/300 atleti in spazi di gioco e di servizio molto contenuti, con personale non sempre sufficiente e con difficoltà economiche ancor più aggravate dalla pandemia in corso.
Le domande e osservazioni verranno proposte utilizzando l’ordine del documento stesso al fine di agevolarne il collegamento.
Non sono pertanto poste con una logica di urgenza, dimensione o impatto del problema e nemmeno per logica di materia (sanitaria, organizzativa, legale etc..). Viene inoltrata esclusivamente con una finalità costruttiva di ottenere (prima) e dare (poi) ulteriori elementi di chiarimento alle nostre società, al momento in difficoltà su come operare in modo semplice ma al tempo stesso efficace.
Chiediamo pertanto la possibilità di ricevere riposte qualificate dagli organi centrali preposti ognuno per la materia di competenza.
A nostro parere sarebbe opportuno e di grande aiuto per le società se la LND potesse pubblicare sotto forma di FAQ le domande/osservazioni più importanti in modo da rendere univoca l’interpretazione da parte delle società affiliate
Di seguito le domande/considerazioni

Pagina 4 secondo punto. – PRESENZA DEL PUBBLICO
“… La presenza di pubblico è comunque consentita esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere ….”Considerando che forse solo in alcuni casi di squadre di Eccellenza è prevista un’organizzazione che preveda la prevendita, che alcuni impianti sportivi sono sprovvisti di tribuna e alcuni inseriti all’interno di oratori aperti al pubblico e ai bambini chiediamo se è possibile suggerire alle nostre società quanto segue
1) Il pubblico potrà arrivare all’impianto di gioco senza prenotazione. Un cartello esposto all’ingresso avviserà della capienza massima disponibile dell’impianto in funzione del rigoroso distanziamento sociale e che i biglietti verranno limitati all’esaurimento dei posti disponibili, al termine dei quali non sarà più possibile accedere allo stadio.
2) Sarà obbligo entrare con mascherina e posizionarsi solo negli spazi identificati (per esempio se a sedere con indicazione di colore verde e se sul recinto di gioco solo dove è posizionata una striscia di nastro di colore verde attaccata alla recinzione).
3) Obbligo di registrazione scrivendo su un foglio predisposto dalla società il proprio nome, cognome e numero telefonico (stile ristorante). Questo documento diventa il registro dei presenti da conservare per 15 giorni.
4) Obbligo di misurazione temperatura e uso mascherina almeno fino all’arrivo al proprio posto individuato fra quelli liberi – No obbligo di Autocertificazione

Pagina 7/8 punto 3 – IL REGISTRO
“… Il registro dei presenti nella sede degli allenamenti e …… dovrà essere mantenuto per almeno 14 giorni …”Va tenuto un registro per ogni singolo allenamento?
Non è pensabile agire nel modo che segue?
1) All’avvio delle attività ogni tesserato dovrà presentare il questionario di buona salute (allegato FIGC) che farà da riferimento come registro della persona la quale riceverà informativa con tutti i vari obblighi fra cui quello di avvisare tempestivamente per eventuali variazioni rispetto al questionario presentato. In assenza di variazioni, il questionario fa da registro. Successivamente ai propri tesserati verrà misurata solo la temperatura per ogni evento.
2) Per ogni gara invece obbligo di entrare nel recinto di gioco solo per coloro che andranno in distinta.
Una copia della distinta delle due squadre e la dichiarazione della squadra ospite che certifica lo stato di buona salute di tutti i suoi tesserati presenti saranno i documenti da archiviare nel registro per almeno 14 giorni.
Naturalmente sempre obbligo mascherina, rispetto delle regole e misurazione della temperatura per tutti.

Pagina 8/9 ultimo punto e in varie altre parti del documento – IL DISTANZIAMENTO
Il distanziamento interpersonale di almeno un metro negli spogliatoi non potrà essere assicurato. Spesso chi ha solo due spogliatoi o partite in serie (settore giovanile) ha anche spazi limitati e pur dividendo titolari e riserve il rischio è che la distanza verrà meno.
E’ possibile prevedere, come nei luoghi di lavoro, obbligo di mascherina per tutto il tempo di frequentazione nello spogliatoio ad eccezione del momento doccia che dovrà necessariamente essere scaglionato con un numero di persone ridotto al 50% rispetto ai punti doccia presenti?
E così in tutti i punti dove è previsto il distanziamento (corridoi, percorrenze, segreteria etcc.) E’ possibile suggerire , qualora non ci fossero gli spazi di porre obbligo di mascherina come alternativa?

Pagina 11 la figura del DAP
Le società vogliono sapere quali potranno essere le responsabilità civili e penali di questa figura. In altri ambiti come la sicurezza lavoro (RSPP) o la privacy (DPO), queste figure sono istituite per legge e il perimetro di responsabilità viene definito anche rispetto al legale rappresentante (e di solito limitato)
In questo caso sono chiari i compiti ma non le responsabilità. Tenendo conto che la maggior parte dei dirigenti sono volontari e che probabilmente ogni società dovrà nominare un DAP per ogni squadra, sarà complicato reperire tali figure, a maggior ragione se non sono chiare e possibilmente ridotte le responsabilità civili e penali a suo carico.

Medico di Riferimento
E’ pensabile che la FIGC sottoscriva accordi con centri di medicina dello sport per avere medici di riferimento per tutte le società reperibili tra il loro personale? Con un costo per società che si convenziona ma che troverebbe sempre un riferimento telefonico H24 a cui chiedere in caso di necessità/emergenza?
Le società temono di non trovare medici disponibili a dare la reperibilità continua, soprattutto nel week end

Pagina 19 – FASCIA TEMPORALE TEMPO GARA
La fascia temporale di gestione del giorno gara DOVRA’ essere considerata di 6 ore
E’ possibile sostenere che è indicativa ma non obbligatoria?
Molti campi di gioco prevedono gare a ripetizione a distanza di pochi minuti tra la fine di una e l’inizio di un’altra.
Se il “DOVRA’” è confermato, noi come Comitato dovremo impedire la disputa di partite in serie nello stesso impianto di gioco? A volte si rende necessario il rifacimento delle righe del campo, sicuramente l’igienizzazione degli spogliatoi o degli spazi comuni etc..

Pagina 22 – CERTIFICATO DI SANIFICAZIONE
Il certificato di sanificazione che la società ospitante deve presentare, deve essere “nuovo” per ogni gara oppure è sufficiente una sanificazione, per esempio, mensile?
Si tenga conto che in una domenica sullo stesso campo e negli stessi spogliatoi potrebbero disputarsi 3 o più partite. Quindi è bene sapere che certificazione si deve aspettare la squadra ospite. Se deve attestare l’avvenuta sanificazione prima del loro ingresso oppure che con periodicità gli spogliatoi vengono opportunamente sanificati

Pagina 28 – IL PUNTO DOCCIA
Punto 11: cosa si intende per docce singole? Riteniamo che in periodo invernale e con le strutture a disposizione delle società far fare la doccia un giocatore per volta sarà davvero impossibile. Si possono prevedere soluzioni alternative? – ES. POSSIBILE UTILIZZO DI TUTTI I PUNTI DOCCIA CONTEMPORANEAMENTE INDOSSANDO MASCHERINE LAVABILI?

Infine alcune problematiche non contemplate nel documento ma di forte interesse per le società e per il Comitato
1) Una squadra si rifiuta di giocare per una delle seguenti ragioni:
Locali ritenuti inadeguati (areazione, pulizia o altro)
Assenza di certificazione di sanificazione o inidonea
Mancanza di procedure chiare, segnaletica etc..
Chi è deputato a verificare la giustificata o meno decisione?
Come si deve procedere?
Che provvedimenti potrà prendere la giustizia sportiva?
E’ possibile definire anche questa regolamentazione per rendere edotte le società?

2) Caso positivo covid 19 e obbligo di quarantena per la squadra su disposizione dell’ATS (caso già avvenuto in preparazione di una squadra di Eccellenza)
Come interviene il Comitato?
– Rinvio delle gare previste in quarantena e di almeno una gara post quarantena per permettere alla squadra di riprendere anche gli allenamenti?
– Rinvio anche della o delle squadre che hanno incontrato la squadra del caso di positività nei 14 giorni precedenti?
– E anche in questo caso cosa accade se la società avversaria si rifiuta di giocare contro la squadra con un giocatore accertato positivo nei 15 giorni precedenti oppure anche oltre i 15 giorni

3) ATTIVITA’ DI BASE
Suggeriamo di evitare i raggruppamenti per la stagione corrente e se possibile di limitare l’attività fino a dicembre a soli allenamenti collettivi senza possibilità di partite confronto fra diverse società, al fine di monitorare ancora per qualche mese l’andamento della curva epidemiologica ed evitare alle società vincoli nella gestione delle squadre ospiti”.

(CRL-LND)