Fabrizio Carcano

Chi si rivede, anzi si risente… Da un paio di giorni radio mercato accosta alla Dea il nome di una vecchia conoscenza dei tifosi nerazzurri: Michi Batshuayi, il boia atalantino nella notte di Dortmund. Fatale fu la sua doppietta nel febbraio 2018 nella gara di andata degli ottavi di finale, persa 3-2 contro il Borussia in cui il centravanti belga classe 1993 si distinse in campo, con quei due gol nel finale, e poi sui social, con una polemica senza riscontri concreti su presenti insulti razziali che avrebbe ricevuto al Mapei Stadium dai tifosi atalantini e a seguire con una conseguente punzecchiatura gratuita dopo l’eliminazione, invitando i bergamaschi a godersi il resto dell’Europa League davanti alla tv (vedi la foto tratta dal sito del Corriere dello Sport).

Non sarebbe il più semplice dei biglietti da visita se mai dovesse arrivare a Bergamo.

Difficile che accada. Perché sarebbe un copione di Zapata e Muriel, pur avendo talento ed esperienza anche se espressi ad alto livello a intermittenza, tra Chelsea, Dortmund, Valencia e nell’ultima stagione due esperienze londinesi tra i Blues e il Crystal Palace con sei gol in 27 partite.