14 febbraio 2018
vigilia di Borussia Dortmund-Atalanta

“… Alcuni angoli di quello che stiamo per vivere non verranno mai alla luce o si confonderanno all’interno delle centinaia di immagini e video che gireranno da domani sui social.
È per questo che scrivo, per fissare il ricordo, per tentare di renderlo eterno, magari attraverso un ingrandimento colmo di emozioni da appendere da qualche parte.
Perché mentre sto per vivere questo sogno che sta per diventare realtà, sono conscio del fatto che qualcosa sfuggirà inevitabilmente, per la troppa emozione.
Di contro conosco molti, che non solo non possono comprendere ciò che gli atalantini pronti all’esodo stanno per provare, ma che ne sono persino irritati.
E li capisco, perché la nostra passione non è razionale.
Non bastarebbe nemmeno un’omelìa accorata del compianto e tifosissimo Padre Alvaro Durante.
Chi è avulso dal momento storico dell’Atalanta, è giusto che sbuffi ed alzi gli occhi al cielo dinanzi a cotanta esagerazione emozionale.
Perché, lo sappiamo, trattasi di esagerazione.
È un momento ingrandito e amplificato a dismisura non da chissà chi, ma semplicemente da noi stessi.
Eppure non possiamo farci nulla, vogliamo vivere questa esagerazione, vorremmo poter prendere l’ingrandimento emozionale per poi piantarlo coi chiodi alle pareti del cuore.
Affinché questa botta di adrenalina, voluta, sperata e tanto attesa, resti con noi a prescindere dal risultato sportivo.
Per sempre, anche nella vita di tutti i giorni.
Pronti, partenza… Dortmund!…”.

Buona passione a tutti.
Buona “Dortmund” a tutti…

Stefano Pagno Pagnoncelli