Atalanta – Paris Saint-Germain 1-2 (1-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello 7; Toloi 6,5, Caldara 7, Djimsiti 5,5 (15′ st Palomino 6,5); Hateboer 6, De Roon 7,5, Freuler 7,5, Gosens 6 (37′ st Castagne sv); Pasalic 7,5 (25′ st Muriel 6), Gomez 6,5 (15′ st Malinovskyi 6); D. Zapata 6,5 (37′ st Da Riva sv). A disp.: 25 Gelmi, 31 Rossi, 4 Sutalo, 7 Czyborra, 22 Bellanova, 90 Colley, 17 Piccoli. All.: Gasperini 7.
PSG (4-3-1-2): Navas 6,5 (34′ st Sergio Rico sv); Kehrer 5,5, Thiago Silva 6, Kimpembe 5,5, Bernat 6; Herrera 6 (27′ st Draxler 6,5), Marquinhos 6,5, Gueye 6 (27′ st Paredes 6); Neymar 7; Icardi 5 (34′ st Choupo-Moting 7,5), Sarabia 6,5 (15′ st Mbappé 7,5). A disp.: 30 Bulka, 22 Diallo, 34 Mbe Soh, 25 Bakker, 31 Dagba, 36 Ruiz-Atil, 29 Kalimuendo. All.: Tuchel 7,5.
Arbitro: Taylor 7 (Inghilterra; Beswick-Nunn, IV Dias – Portogallo. Var Attwell, AVar Tierney).
RETI: 26′ pt Pasalic (A), 45′ st Marquinhos (P), 48′ st Choupo-Moting (P).
Note: ammoniti Djimsiti, Freuler, De Roon, Bernat, Herrera, Toloi, Marquinhos, Palomino per gioco scorretto, Zapata per comportamento non regolamentare. Occasioni 8-15, nello specchio 4-7, respinte 1-0, parate 3-5. Corner 4-3, recupero 1′ e 7.’
Lisbona – Pasalic, tre gol e due assist nelle ultime sei presenze in Europa, apre le danze, nessuno le chiude e il Paris Saint-Germain, a lungo solo fumo senza arrosto, fa la rimonta da sgambetto nel recupero. Un nuovo capitolo di storia poteva essere scritto: il 18 giugno, invece, nella prima semifinale di Champions League, ad affrontare la vincente di l’Atletico Madrid-Lipsia (giovedì 13, “José Alvalade”), non ci sarà l’Atalanta dei miracoli, ma il Golia multimilionario e dai cambi di lusso (Choupo-Moting che subentra a Icardi e mette sempre lo zampino), capace di battere i Davide massacrati dalla sfortuna con Freuler inutilizzabile nel convulsissimo finale.
Parte forte la banda del Gasp, con la verticale Zapata-Gomez conclusa dal mancino del capitano tra le braccia (3′) di Navas, ma a ruota è Neymar a graziare Sportiello dopo la corsetta in campo aperto grazie anche all’errore in uscita di Djimsiti: piattone largo, non c’erano ostacoli. All’11’ scucchiaiata del Papu per la testa di Hateboer: il portiere costaricano si supera per toglierla dal sette, come in seguito sulla seconda palla rimessa dentro sempre in gioco aereo da Freuler per la spizzata di Caldara, comunque in offside. Non così il nazionale albanese della difesa sulla punizione di seconda del capitano (14′, contatto Kehrer-Gosens), ma la mira è sbagliata di non troppo. I francesi vanno di rimessa rendendosi pericolosi nei break, come al 19′ quando il brasiliano accelera restando però a mezza via, defilato a sinistra, fra il suggerimento a Icardi e la conclusione personale. Scollinato il ventesimo, Pasalic prende l’ascensore sul calcio franco autoprocurato da Gomez (Gueye lo ferma con le breusce) spedendo centralmente. Al 26′, SuperMario rompe il ghiaccio a giro di sinistro alzandola quanto basta sull’asse Toloi-Freuler-Duvan (controllo sbagliato o simil-assist, poco importa) con rimpallo decisivo di Kimpembe. Uno spettacolo: quattro tocchi, uno per giocatore, in meno di una decina di metri. Attenzione, il PSG reagisce: due giri di lancetta e il croato viene puntato da Neymar che la sgancia nuovamente fuori dai diciotto metri.
A undici dalla pausa il primo tiro nello specchio dei parigini, da fermo, sempre col fantasista paulista, che calcia in bocca all’estremo in kit arancione il piazzato conquistato per la carica dello svizzera; a una cinquina, Icardi liscia l’ammollo rasoterra di Sarabia, liberato da Bernat; a quattro, Hateboer fa un retropassaggio sciagurato sempre a favore del 10 verdeoro che spara alta la botta dritta alla Radicioiu. Nella ripresa, quando ci si attende la mossa-Mbappé, lo scavigliato speciale il 24 luglio nella finale di Coppa di Francia col Saint-Etienne, inizia bene De Roon costringendo Marquinhos a deviare sopra la traversa al culmine di un’azione corale. Fotocopia al 12′ a spezzare la fase di stanca, con botta alta dopo uno schema da punizione dalla destra mal riuscito del 10 atalantino (fallo di Bernat sul colombiano), poi i raddoppio (13′) vanificato dal sinistraccio al volo di Djimsiti dopo aver ricevuto la torre di ritorno di Toloi sulla punizione lunga di Freuler. Icardi gira alta quasi di nuca la palla di Bernat, la girandola di cambi agevola l’ingresso di Malinovskyi e l’attesissimo Kylian tra gli altri. Gomez si tocca ginocchio e polpaccio e deve dare forfait, occhio. Mbappé si fa chiudere lo spazietto lungo il primo legno dal piedone destro di Sportiello (29′), a tiro dell’ulteriore girandola di sostituzioni, dopo essersi lanciato dall’estrema sinistra. Il portierone (il collega Navas ko per gli adduttori) aumenta la gloria personale bloccando il radente di Neymar (32′) a Toloi saltato e quello di sinistro (35′) dell’ex infortunato illustre che poi si fa chiudere in angolo sottomisura. Il Gasp fa esordire Jacopo Da Riva dopo averlo fatto in campionato con l’Inter, levando di torno l’unica punta a pelo d’erba. I galletti non hanno mira: al 38′ Choupo-Moting svetta imperfettamente su angolo. Il patatrac multiplo in un fazzoletto, anche temporale, è dietro l’angolo. Freuler si fa la bua al flessore e rientra lo stesso: sull’ultimo assalto al novantesimo, la beffa del pari, cross a rientrare di Choupo-Moting, Neymar appoggia dalla sinistra dell’area piccola e Caldara può solo sfiorare il tocco vincente di Marquinhos. Al terzo di extra time Mbappé, pescato dal brasileiro, serve a Choupo-Moting la stoccata sottomisura in estirada della più cocente delle delusioni.
S.F.