Si avvicina il rientro alle corse e si riavvicina anche il momento del rientro alle gare per la pugliese Federica Piergiovanni, unica ragazza classe 2001 presente nella rosa della Valcar – Travel & Service. Due anni fa aveva già vestito la maglia fucsia del team orobico nella categoria junior e già aveva conosciuto dall’interno la realtà di questa squadra bergamasca.
“Sono contenta di tornare nella mia seconda casa con persone sempre disponibilissime con me” racconta Federica, ragazza di Bisceglie che ha da poco conseguito la maturità “ero un po’ preoccupata per il futuro della squadra quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, ma ora sono contenta che i nostri sponsor garantiscano la nostra attività”.
Sicuramente l’esperienza del lockdown è stata dura. Come l’hai vissuta?
“Non è stato facile allenarsi senza un obiettivo e senza sapere se e quando si sarebbe tornati a correre. Sono stata molto impegnata sia con la scuola perché avevo la maturità, sia con il ciclismo con gli allenamenti al ciclomulino. Ora sono contenta di poter cominciare”.
Quali aspettative hai adesso, Federica?
“Rispetto alla situazione pre-coronavirus le mie aspettative non sono cambiate molto. Essendo la più giovane del gruppo, il mio obiettivo è quello di fare esperienza. Volevo osservare da vicino le mie compagne di squadra, imparare, ascoltare i loro consigli. Osservando, potrò imparare a mettermi a disposizione delle altre ragazze”.
Sai già quali gare disputerai?
“All’inizio incomincerò con le gare open per riprendere la gamba, poi valuteremo man mano”.
Hai delle corse che ti affascinano più di altre?
“Due in particolare. Una è la Parigi – Roubaix e l’altra è il Giro Rosa. Anni fa mio padre mi accompagnò a vedere il Giro e rimasi subito affascinata da questo mondo”.
Un amore quello per la bici che radici lontane, quindi. Ci sono atlete che ammiri?
“Mi è sempre piaciuto il modo di correre di Elisa Longo Borghini, forse perché in qualche cosa mi sento simile a lei”.
Che caratteristiche senti di avere, Federica?
“Mi difendo sul passo, ma purtroppo non sono molto veloce. In passato da junior tiravo le volate alle mie compagne di squadra, vedremo ora come si evolverà la situazione”.
In realtà tu una gara l’hai già fatta in questo 2020 prima del lockdown…
“Sì, ho corso a Valencia”.
E come ti eri trovata?
“L’impatto è stato buono, durante la corsa mi sentivo bene, ma purtroppo ho avuto un problema meccanico e quindi la gara non era andata bene. Ma la cosa bella è stata il ritiro con le mie compagne in Spagna: là avevo imparato tanto e non vedo l’ora di ricominciare”.