Non farò finta di nulla.
Non lascerò perdere.
Non seguirò il -pur giusto- consiglio dei saggi che imporrebbe di voltarsi dall’altra parte.
Io non starò zitto.
Perché è ora di finirla.
Continuo a masticare schifo, con quel fastidioso gusto in bocca, un misto tra invidia, gelosia ed ignoranza da procurare vomito.
Si sono inventati pure i caroselli post-partita, mentre un temporale epocale si abbatteva su tutta la Bergamasca.
“Cosa daranno agli atalantini all’intervallo?”, si chiede Zazzaroni.
“Fate l’antidoping all’Atalanta!”, chiedono a gran voce da Napoli.
C’è persino chi si chiede se la fake news dei 10 giocatori atalantini trovati positivi al test antidoping, sia davvero fake…
Oppure guardate Gosens, in due anni si è trasformato da Paperino a Schwarzenegger, chissà come avrà fatto…
Dai Venite a prenderci.
Prendeteci il sangue.
Studiatelo.
Analizzatelo.
Troverete anticorpi ad ogni forma di merda, compresa quella che ci lanciate addosso.
Guardateci negli occhi.
Sono occhi di gente incazzata.
Che non molla di un centimetro, e che non starà mai zitta.
C’è un popolo ferito, che vorrebbe essere su quei gradoni allo stadio, sotto l’acqua che scende dalla tettoia, a urlare e sostenere dei ragazzi meravigliosi, che stanno riscrivendo la storia dell’Atalanta, e di tutta Bergamo.
Studiateci gli occhi.
Rubateceli.
Li troverete umidi anche se non piove, perché qualche lacrima ci scende ancora, soprattutto se guardiamo verso il cielo.
Ieri sera, una donna meravigliosa, che ha perso il marito -grande amico e tifoso atalantino- per il Covid, sul 2-0, mi ha scritto: “…sono certa la starà seguendo e con gli occhi lucidi…con tanta emozione…. ❤❤❤…”
Avete capito?
Sotto il cielo di Bergamo non accettiamo insulti.
Non accettiamo fango.
Non riuscirete a rendere buio questo momento, nemmeno per un istante.
Noi il buio -quello vero- lo abbiamo conosciuto.
Adesso, però, è tempo di stelle.
Nel cielo lassù e, in campo, quaggiù.

Stefano Pagno Pagnoncelli