Ha collezionato soprannomi e complimenti ormai lontani nel tempo e nella memoria.
Non ha mai vinto nulla, nulla, nulla. Zero titoli. Qualche promozione, solo quella, con Foggia e Pescara. Ma le retrocessioni sono molte di più. Alcune anche clamorose come quella a Napoli. E pure i fallimenti in piazze importanti come Lazio e Roma. La lista più lunga è però quella degli esoneri. Basta scorrerli e ognuno può farsi la sua idea. Questo è il ritratto di Zdenek Zeman, senza cattiveria o polemica.
Parlano i risultati, i fatti, di un personaggio abile mediaticamente a far parlare di lui con i silenzi e le battute ermetiche non potendo mai far parlare per lui i risultati sempre inferiori alle attese.
Cosa resta della sua carriera? Il miracolo Foggia a inizio anni Novanta. Ma Zemanlandia ha chiuso i battenti nel 1994… E nel 2020 restano solo le frecciatine, i colpi bassi, le allusioni velenose.
E il direttore operativo atalantino Roberto Spagnolo non ha esitato a rispondergli secco e telegrafico: ‘Vergognati’.
Fine delle trasmissioni. Adesso di Zeman non si sentirà più parlare fino alla prossima battuta o allusione…