Chissà quali pensieri frulleranno nella testa al Gasp all’idea del rendez-vous, come capo della tecnologia di bordocampo con colui che alla ripartenza del calcio nazionale l’aveva spedito anzitempo negli spogliatoi proprio per aver contestato la medesima. Nell’Atalanta attesa alla rifinitura nel pomeriggio con il dilemma sulla titolarità domenicale o meno di Josip Ilicic, prima di fare la doccia e salire sul charter della trasferta con l’Udinese, sale la curiosità per una strana coincidenza in tema di designazioni arbitrali.
Nella squadra del brindisino Marco Di Bello, infatti, i nerazzurri alla Dacia Arena ritroveranno ben due componenti del sestetto di giacchette colorate che l’avevano seguita domenica scorsa alla ripresa casalinga del campionato contro il Sassuolo. Si tratta di Daniele Chiffi della sezione di Padova, allora direttore di gara e domani al Var, e proprio l’AVar di quell’occasione, il pordenonese Alessio Tolfo, confermato assistente del suo ex arbitro e sei giorni or sono agli ordini del palermitano Rosario Abisso.
A completare il team della nona giornata di ritorno, gli assistenti Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Damiano Di Iorio del Verbano-Cusio-Ossola. Il quarto ufficiale è Gianluca Aureliano di Bologna, di professione avvocato. Con Chiffi a dirigere andò bene alla Dea, poker sporco ai neroverdi, ma come ricordato in premessa non all’allenatore Gian Piero Gasperini, cacciato al 27′ della ripresa proprio per aver contestato il Var al grido di “Fatelo arbitrare”: nel primo tempo, annullati due gol al Papu Gomez e a Mario Pasalic, poi ammonito e perciò squalificato. Come il suo tecnico, sostituito da Tullio Gritti con la Lazio mercoledì in notturna.
Con Di Bello, bancario trentanovenne (a luglio, il 12 o il 17 a seconda delle fonti, del Rione Cappuccini) infine, il bilancio (vedi QUI) non è proprio positivo. Su 10 partite dirette, infatti, l’Atalanta ha perso 4 volte vincendone una di meno. Ma è pur sempre un nome legato alla storia nerazzurra: fu proprio lui, il 6 ottobre scorso, in occasione del 3-1 al Lecce alla settima di andata, a inaugurare il nuovo corso con la Curva Nord rifatta nel Gewiss Stadium.