La lettera inviata un paio di settimane fa dal Nuovo Consorzio Velodromo Dalmine alle società, una sorta di invito alla pre-iscrizione dei propri atleti o – come suggerito a nostro avviso altrettanto correttamente dal vice presidente federale Gamba una “indagine conoscitiva” – ha ottenuto un riscontro sicuramente oltre le aspettative con già circa duecento adesioni relative alle sole categorie agonistiche, risultato questo che gratifica l’impegno del Consorzio stesso nel cercare di arrivare alla riapertura dell’impianto dalminese, un impegno che ha trovato anche da parte dell’Amministrazione Comunale la massima disponibilità nel rispetto ovviamente delle norme di sicurezza particolarmente vincolanti in questo periodo, norme richiamate appunto nella lettera di cui sopra della quale riportiamo di seguito uno stralcio:
“…come annunciato nei giorni scorsi eccoci pronti a rimetterci in moto. Allegate trovate due schede, una per le misure delle bici ed una per la pre-iscrizione che vanno inviate rispettivamente… (seguono gli indirizzi). Attenzione: ad oggi non è necessario versare alcuna quota, quando saranno resi noti i protocolli dei vari Ministeri e della FCI ed otterremo il definitivo nulla osta all’apertura da parte del Comune vi comunicheremo la quota di iscrizione che grazie al contributo del Comitato Regionale Lombardo per l’attività su pista sarà di fatto sensibilmente scontata.…”
Un impegno non da poco questa ripartenza, anche in termini economici, visti i numerosi adempimenti cui il Consorzio dovrà far fronte nel rispetto appunto delle disposizioni ministeriali, dalla sanificazione degli ambienti e dei mezzi meccanici ai distanziamenti fino alle mascherine e quant’altro, cose che di fatto ormai anche tutti noi viviamo nella quotidianità ma che nel caso specifico vanno ulteriormente integrate dalle norme federali.
Dopo tutto quanto sopra va anche precisato, nel rispetto appunto delle disposizioni federali, che il sito (nello specifico il velodromo) dovrà prevedere tre “zone”: una prima zona, indicata come “bianca” – di fatto la tribuna – dove dovranno sistemarsi gli eventuali accompagnatori o genitori nel rispetto delle norme abituali, una zona “gialla” aperta ai soli atleti e relativi tecnici muniti di mascherina ed occhiali e distanziati fra loro dei soliti due metri nelle fasi di riposo e di dieci metri nelle fasi di recupero, ed infine la “zona verde” – di fatto la pista – sempre limitata a tecnici ed atleti con questi ultimi ovviamente dispensati dall’uso della mascherina nel corso dell’allenamento.
Un’ulteriore norma, non poco limitativa, impone poi agli atleti in pista che se affiancati (a coppie) mantengano fra loro la distanza di due metri mentre se girano in “fila indiana” (in questo caso si fa per dire) la distanza fra loro dovrà essere di ben venti metri, dato quest’ultimo che ci riporta nello specifico alla realtà del nostro velodromo. Essendo Dalmine lungo esattamente 374,30 mt. abbinando le due norme potranno girare contemporaneamente almeno una trentina di corridori, vale a dire 15 coppie.
E veniamo dunque al concreto partendo dall’apertura che dovrebbe avvenire ad inizio giugno, dopo il definitivo sopraluogo ed relativo nulla osta finale dell’Amministrazione Comunale, e che prevederà tre giornate alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) una delle quali riservata a Juniores, Under/23 e donne e le altre due alle categorie più giovani (Esordienti ed Allievi) visto anche il notevole numero di allievi iscritti, ad oggi oltre un’ottantina, con turni di un’ora e mezza ciascuno intervallati da mezz’ora ogni volta per il cambio degli atleti, si pensa appunto ad una trentina per turno.
La data ufficiale d’apertura verrà quindi comunicata nei prossimi giorni direttamente alle società interessate; da parte del Consorzio è tutto pronto, dall’officina, sempre gestita da Giovanni Carini, ai tecnici Marco Cannone ed Ivan Quaranta cui competerà il compito non facile di dirigere una serie di allenamenti piuttosto anomali nella forma ma che la loro innegabile perizia cercherà di rendere il più possibile proficui in particolare per i più giovani visto che, salvo ulteriori diverse disposizioni, la data delle prove tricolori loro riservate rimane per ora fissata dal 27 al 31 luglio a S. Giovanni al Natisone mentre per quanto riguarda il nostro velodromo si spera di poter tornare ad organizzare delle manifestazioni a partire da agosto, con la possibilità quindi, se tutto andrà bene, di poter ripetere almeno in parte i programmi della scorsa stagione, “3 sere” in primis che festeggerebbe in questa occasione la sua 40° edizione.
Adriano Arioli