Una cosa la quarantena ci ha sicuramente aiutato a capire: la bellezza della natura ed il piacere di restare all’aria aperta.
Così, ascoltando BB King, provo a fare pace con i miei pensieri sconnessi e a concentrarmi su un’immagine: io bambina che corro spensierata nel campo di fragole di mia nonna, la luce del sole ancora alta del primo pomeriggio che mi scalda la fronte, il profumo della Primavera nell’aria, i piedi “colorati” dalla terra del giardino e le mani nel mentre di accarezzare degli alti fili d’erba fienarola… Sono trascorsi molti anni ma, nonostante tutto, è come se il ricordo fosse vivo, attuale e mi sento serena.
Inevitabilmente, allora, ecco che la mente ritorna ai nostri giorni, alle privazioni, alla clausura forzata che genera stress e paure spesso irrazionali. Certo: abbiamo rispettato doverosamente le regole che il bene dell’altro è anche il bene nostro, però un senso di tristezza mi assale quando penso ai più piccoli. Dobbiamo ringraziare i genitori più che mai di questi tempi: tanti sacrifici e fatica doppia per rasserenare i loro bimbi e costoro che si sono visti privare della libertà in nome di qualcosa che faticavano a comprendere. Bimbi figli di un tempo triste e a tratti surreale che un giorno, purtroppo non ricorderanno – temo – la corsa in un campo di fragole, ma i pianti delle mamme e dei papà che salutavano dalla finestra i loro genitori…
Vanessa Vane Bonaiti