Per me e per i miei figli, che si chiamano Vinicio e Zeno, Nanuk e Yukon sono semplicemente un sogno. Due bestie giganti, come solo i cani che tirano le slitte in Groenlandia. Ci vedono arrivare, si mettono al cancello, ore e ore a farsi accarezzare, con quei corpi zeppi di muscoli che potrebbero terrorizzare qualunque essere al mondo e quella infinita tenerezza che ci tiene tutti e tre incollati alla ringhiera, facendoci perdere la dimensione del tempo, desiderando ogni volta di portarli tutti e due a casa con noi.
Nanuk e Yukon sono due alaskan malamute, una razza straordinaria, intelligente, estremamente docile, affettuosa, ma pure un sacco indipendente. Potete ammirarli (e dargli un sacco di carezze) all’ingresso di quella bellissima casa alla fine delle scalinate che collegano la piazza dell’Accademia Carrara all’inizio della salita che porta in Città Alta.
Ieri io, Vinicio e Zeno, siamo andati a fare due passi, che abitiamo appena sotto di loro, una breve sgambata proprio per vedere i nostri due amati, Nanuk e Yukon, e, sorpresa delle sorprese, abbiamo scoperto che sono appena diventati genitori.
Sembra una favola, ma invece è una bellissima storia vera, l’inaspettato parto, gigante, ha regalato al mondo nove cuccioli, sei femmine e tre maschi, ovviamente irresistibili, uno di loro dal pelo fulvo, che, se avessi il giardino, ora sarebbe già a farmi compagnia il giorno e la notte.
Va beh, perdonatemi, ma di quel pistolino mi sono subito innamorato. Vado avanti a raccontare il bel gesto dei proprietari dei due alaskan malamute, due bergamaschi davvero in gamba. Dopo lo svezzamento, che durerà ancora qualche settimana, parliamo infatti di una razza che sente fortissimo il legame famigliare, i cucciolotti saranno venduti e quanto raccolto sarà interamente devoluto all’Ospedale Papa Giovanni, impegnato in prima linea nella lotta al coronavirus.
Ringraziando Nanuk e Yukon, immaginando che si siano impegnati a fare più figli possibili per dare anche loro una mano, anzi una zampa, in questa battaglia contro questa maledetta malattia, vi diamo due indicazioni per sapere come fare a prendere uno dei loro eredi, ovviamente tutti dal pedigree di alta genealogia certificato. Per ogni informazione potete chiamare il 392 4100810 oppure potete scrivere a Marcella (marcella.mazzoleni@gmail.com), che li sta allevando in modo splendido, lo dico perché l’ho vista ieri all’opera.
Matteo Bonfanti