Fino a che punto vogliono arrivare? Ieri è stato il giorno dello scaricabarile, col primo che ha dato la colpa al secondo sulla mancata zona rossa tra Nembro e Albino a inizio marzo, qualcosa che ha trasformato questa epidemia in una Strage di Stato, provvedimento che potevano fare tutti e due, sia il premier Giuseppe Conte che il presidente della Regione Attilio Fontana, ma che non ha voluto fare nessuno.
Oggi si tutelano. In Parlamento maggioranza e opposizione provano la via del condono tombale riguardo alle responsabilità politiche di quanto sta accadendo soprattutto nella nostra provincia, la più martoriata in Italia.
Travestito da scudo per i medici, normativa che c’è già, è di queste ore la notizia dell’emendamento a prima firma Andrea Marcucci (Partito Democratico) per cancellare la responsabilità penale, civile, amministrativa ed erariale di chi ha gestito o amministrato l’emergenza coronavirus. Ovviamente è arrivato immediatamente il parere favorevole del governo.
Sappiamo benissimo come andrà a finire, lo ha già ipotizzato lo stesso Marcucci (“spero sia approvato all’unanimità”) e a Roma studiano di inserire la nuova normativa al più presto, nell’imminente decreto “Cura Italia”.
A spiegare perché la norma metterebbe al riparo il mondo della politica è l’avvocato Roberto Trussardi, che, a fianco dei parenti delle vittime, sta valutando l’istituzione di un fascicolo di epidemia colposa contro ignoti sui tanti fatti accaduti nella nostra provincia, primo tra tutti quello successo al Pronto Soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo, chiuso e riaperto in una manciata di ore domenica 23 febbraio. “Il gioco dei nostri parlamentari è molto sottile – spiega l’avvocato -. Se scompaiono i reati di chi ha amministrato le strutture, potrebbe scomparire anche il concorso dei politici a tali reati. Temo che l’emendamento passerà, a riprova di quanto dico il fatto che provvedimenti analoghi sono stati presentati sia dalla destra che dalla sinistra”.
Matteo Bonfanti