Buongiorno a tutti, leggete e credo sia superfluo ogni commento.
Caso 1, noto politico romano, colore della casacca di cui non mi può fregare di meno, 2 giorni di febbre, tampone pos, rx torace ed esami vari a casa, istituita terapia antiretrovirale domiciliare, probabilmente del tutto inutile tanto guariva uguale, pantofoline e divano…
Caso 2, io, un dottore, operatore sanitario lombardo, uno qualsiasi su alcune migliaia, febbre 11 giorni, dolori e tosse, tampone no, non c’è, solo per ricoverati, sostituto non c’è, allora… infettato e infettante, con alcuni colleghi già morti e altri moriranno, Tachipirina e via, sotto a lavorare… Ti diamo mascherine, di carta igienica, 1 camice monouso, UNO, per 1600 pazienti, da lavare dopo ogni visita, per occhiali mi arrangio con quelli della bici, e sotto che non c’è tempo da perdere… 12 ore al dì a vedere tutti sti covid da scoppiare la testa e sognarli anche la notte.
Caso 3, sig. Giovanni, anni 81, nonno e papà qualunque, respinto da Pronto Soccorso, non c’è posto, a casa con solo ossigeno gassoso, insufficiente, e antibiotici a caso. Per l’ossigeno liquido ospedaliero, più efficace, tempi d’attesa di 72 ore… Stanotte è morto nel giorno della festa del papà… Morte asfittica, orribile, poveretto, mio affezionato paziente da 40 anni. Tutto giusto? Tutto bene? Anche se fosse stato il vostro papà?
Buona giornata a tutti… si riparte.
Un medico di famiglia della Bergamasca, una persona che la nostra redazione conosce e che ha deciso di restare anonimo perché non vuole pubblicità, ma raccontare cosa sta accadendo nella nostra provincia. Il signor Giovanni ha un altro nome, noi, per rispetto del dolore della famiglia, lo abbiamo cambiato
venerdì 20 Marzo 2020