Walter Ricciardi
(Organizzazione Mondiale della Sanità) dice che chiudere tutto in Lombardia avrebbe un senso. Queste le dichiarazioni rilasciate a Radio Capital: “La pressione sul servizio sanitario lombardo è spasmodica. Ieri ho ricevuto una telefonata da Bergamo, era un collega, una persona molto equilibrata: mi ha parlato di una situazione veramente al limite, che potrebbe collassare nelle prossime 48 ore. La Lombardia sta all’Italia come Wuhan sta alla provincia di Hubei. Se guardiamo i numeri, l’Italia conta 60 milioni di abitanti, come la provincia cinese di Hubei, e Wuhan, il capoluogo di Hubei, ne conta 11, poco di più della popolazione lombarda. Chiudere tutto potrebbe essere una misura proporzionata, vista l’alta circolazione del virus in Lombardia”.
E se la regione spinge col governo per adottare misure ancor più drastiche, Conte deve fronteggiare anche la pressione opposta, quella di Confindustria lombarda, secondo il cui presidente, Marco Bonometti, “è indispensabile la necessità di tenere aperte le aziende. Le imprese lombarde, fortemente orientate a continuare a garantire la continuità aziendale, si impegnano a rafforzare le proprie misure di prevenzione e contenimento della diffusione dell’epidemia in linea con le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità. Stiamo lavorando sin dal primo giorno dell’emergenza, anche attraverso l’istituzione di task-force dedicate, e sono disponibili a mettere in campo un codice di autoregolamentazione in linea con le prescrizioni sanitarie più ferree e autoimporsi una sospensione in caso di impossibilità a soddisfare i requisiti di sicurezza richiesti dall’emergenza”.