AtalantaConsigli 6,5:
nessuna colpa sulle tre reti rossonere. Evita con una gran parata su Kakà (33’ del primo tempo) e con un’altra prodezza su Balotelli (25’ della ripresa) un passivo ancora maggiore. Si conferma uno dei pochi punti di forza di una difesa nerazzurra che a San Siro va bocciata in toto.
Benalouane 6,5: meglio quando attacca piuttosto che quando deve difendere. Trova un gran gol all’esordio con la maglia dell’Atalanta: stop e botta sul primo palo e Abbiati battuto. Rete regolarissima, ingiustamente annullata da un arbitro che sente un po’ troppo San Siro. Comunque un ottimo elemento (29’ st Brienza sv: entra quando il Milan dilaga, si applica come sempre, senza sfigurare).
Migliaccio 5: ha sulla coscienza il gol del 2-0, quando lascia Balotelli libero di servire Robinho e Kakà, soli e soletti a centro area. Il centrale non è il suo ruolo, la speranza nerazzurra è di rivedere al più presto, in mezzo alla retroguardia nerazzurra, qualcuno che lo faccia da più tempo. Con Giulio spostato a centrocampo come al 15’ della ripresa quando stradica un pallone in mediana e serve Denis che spreca malamente.
Stendardo 5: timido e fuori posizione in occasione dei primi due gol del Milan. Marcatura facile facile sull’ombra di quello che un tempo era un buonissimo giocatore (Matri), poi entra Balotelli che se lo magna a ripetizione. L’immagine della partita al 25’ della ripresa quando il centravanti della nazionale lo salta a una velocità impressionante, facendolo sembrare un pupino della scuola calcio.
Brivio 5: non trova le contromisure su uno scatenato Cristante che gli fa vedere i sorci verdi, colpendo una traversa e segnando la rete del 3-0 che chiude definitivamente la sfida di San Siro.
Raimondi 6: soffre le folate offensive rossonere che partono dalla sua fascia. Meglio quando attacca come a fine primo tempo quando una sua bordata coglie il palo esterno della porta difesa da Abbiati.
Carmona sv: paga il mal di schiena. Gioca una ventina di minuti, poi si arrende. Speriamo non sia niente di grave, il cileno appare tra i pochi davvero fondamentali (19’pt Baselli 5,5: così così nel solito equivoco tattico di questa stagione. Non è Migliaccio, ma il nuovo Ciga, continuare a fargli fare il randellatore (che lui comunque non fa) non è bello né per lui né per l’Atalanta).
Cigarini 5,5: brutto primo tempo preso nella morsa dei centrocampisti rossoneri. Sale in cattedra a inizio ripresa, regalando un’apertura capolavoro al 14’ per Raimondi che però s’incarta sul più bello. Dopo il 2-0 scompare. Con lui l’Atalanta.
Bonaventura 6: qualità da vendere. Se servito, accende la luce. Ma lo cerca solo Maxi Moralez, così la sua prova fa registrare un paio di bei dribbling su De Sciglio e altrettante corse a perdifiato, ma senza esito. Troppo poco per uno che ha i suoi mezzi tecnici (23’ st De Luca 6,5: a noi piace parecchio. Entra e sfiora il gol con un gran tiro. Gli nega la soddisfazione personale una prodezza di Abbiati. Da tenere, magari facendolo giocare un po’ di più dall’inizio).
Moralez 7: a tratti imprendibile. Maxi è attualmente il top player dell’Atalanta. Come Kakà: non perde mai un pallone e sforna giocate sempre illuminanti. Chi lo ha al Fantacalcio si morde le mani per colpa di Denis: Moralez infatti regala al compagno di reparto due assist da capogiro (47’ e 55’) che il Tanque non sfrutta.
Denis 5: la partita nera di German: rigore in movimento al 2’ della ripresa calciato fuori; palla solo da sbattere in rete una decina di minuti dopo, finita incredibilmente tra le mani di Abbiati; diagonale a lato al 60’ davanti al portiere rossonero. E l’Atalanta esce da San Siro con un 3-0 bugiardo. Se il Tanque ne avesse messa dentro almeno una (si era ancora sull’1-0 per il Milan), staremmo a parlare di un’altra partita.
All. Colantuono 7: primo tempo col freno tirato, poi a inizio ripresa una bellissima Atalanta, mai vista tanto vispa in trasferta. Benalouane fa il pari, ma l’arbitro annulla ingiustamente, Denis si pappa tre gol, il Milan risorge e la chiude. Peccato. Soliti complimenti, ma non bastano. Domenica col Catania serve la stessa Dea dei primi 20’ del secondo tempo, ma meno sciupona davanti.
Matteo Bonfanti