Tre anni di attività fra le elite per il team di Valentino Villa, due dei quali in ambito World Tour, il massimo livello del ciclismo femminile, l’ultimo dei quali – la stagione da poco conclusa – ne ha evidenziato l’ottimo livello raggiunto, confermandosi quale migliore annata di sempre in termini di risultati ma anche di esperienze acquisite da parte delle atlete guidate da Davide Arzeni (nella foto).
Un risultato fra i più eclatanti lo ha ottenuto l’orobica “doc” Chiara Consonni al Boels Ladies Tour, (nella foto iniziale) gara a tappe olandese World Tour, nella tappa in cui ha saputo mettere la propria ruota vincente davanti a quella di Lorena Wiebes, considerata la più forte velocista a livello mondiale. Un successo cui hanno fatto seguito in Italia i due terzi posti al Trofeo Beghelli ed al Giro delle Marche in Rosa ma soprattutto il quinto posto nell’ultima prova stagionale World Tour, il Tour of Guanxi in Cina.
Eccellente anche la stagione di Elisa Balsamo, atleta da “grandi classiche” a segno in Belgio al Trofee Maarten Wynants e alla Dwars door de Westhoek ma anche e sopratutto in quella tappa del Giro della California, primo successo assoluto per la Valcar nel circuito World Tour che le ha regalato, se necessario, una ancora maggiore visibilità nell’ambito del ciclismo rosa internazionale. Argento anche al campionato italiano su strada (davanti alla compagna di colori Ilaria Sanguineti) l’atleta cuneese ha anche conquistato in pista il titolo europeo madison (con Letizia Paternoster) ed ai Giochi Europei di Minsk, in Bielorussia, un bronzo nell’omnium e l’oro come componente del quartetto – del quale faceva parte anche la compagna di colori Marta Cavalli – nell’inseguimento a squadre. Ed a proposito di Marta Cavalli, tricolore su strada nel 2018, da ricordare quest’anno soprattutto la vittoria di tappa al Giro delle Marche in Rosa ed il posto d’onore alla Freccia del Brabante, oltre a tanti altri ottimi piazzamenti, ma anche in pista innanzitutto il titolo europeo derny (pilotata dal presidente regionale Cordiano Dagnoni), l’argento di Minsk nell’inseguimento e, come abbiamo già avuto modo di ricordare più sopra, sempre a Minsk l’oro con il trenino azzurro dell’inseguimento a squadre. Ed ancora, con l’immancabile Paternoster e le compagne di colori Balsamo e Guazzini, l’europeo under/23 sempre nell’inseguimento a squadre.
Vittoria Guazzini, atleta toscana classe 2000 già citata più sopra, arrivata quest’anno nel team di Bottanuco, si è a sua volta rivelata un autentico talento, ragazza dalle grandi prospettive che dovrà confermare in futuro ma che fin da subito si è proposta all’attenzione in particolare dei tecnici azzurri della pista diventando un autentico punto di forza del quartetto dell’inseguimento con il quale come abbiamo visto ha già avuto modo di ottenere grandi risultati. Più che una speranza in prospettiva futura…..
E rimaniamo in ambito pista per sottolineare la conquista per il secondo anno consecutivo del titolo europeo della corsa a punti, non cosa da poco, da parte di Maria Giulia Confalonieri come non da poco è stata la stagione di Miriam Vece – fedelissima della società di cui veste i colori fin dal primo anno da esordiente – campionessa italiana della velocità e bronzo europeo u/23 della stessa specialità, argento europeo u/23 e bronzo ai giochi europei nei 500 mt. da fermo, specialità della quale detiene anche il record italiano ed è quarta nel ranking mondiale.
E chiudiamo con le elite con un’altra “fedelissima”, la seriana Silvia Persico, ottima ciclocrossista ma altrettanto brava su strada, a segno quest’anno in una gara di notevole livello quale il Giro della Campania in Rosa e – anche in virtù della sua lunga militanza in blufuxia – ad oggi l’atleta più vincente nella storia della Valcar.
Ma, fedele alle proprie origini, la Valcar non ha mancato come sempre di mettere in campo anche esordienti ed allieve ottenendo fra le prime importanti risultati sia in strada che su pista in particolare con Marta Pavesi – bronzo appunto anche agli italiani su strada – mentre fra le allieve la punta di diamante si è confermata Emma Redaelli sempre sul podio, pur se non con l’oro al collo, nelle prove tricolori di strada, pista e cronosquadre, con il rammarico di essersi letteralmente “giocata” il titolo in occasione della prova su strada di Chianciano Terme, dove un gesto di esultanza di un nulla in anticipo le è costato la vittoria. Brava comunque, come brave sono state Erika Butta, a segno a Rodigo, in provincia di Mantova, e Francesca Pellegrini, al primo anno nella categoria e già con diversi buoni piazzamenti al sua attivo, in particolare quel secondo posto al Ghisallo alle spalle dell’antagonista “storica” Eleonora Ciabocco.
Adriano Arioli